- Parigi e Roma arrivano alla firma del trattato del Quirinale in condizioni politiche molto diverse. Anche sul fronte dei negoziati del settore bancario.
- Il governatore in attesa di riconferma Villeroy non ha firmato, unico tra i grandi paesi Ue, l’appello delle autorità di vigilanza per introdurre rapidamente i nuovi requisiti di capitale per le banche.
- Mentre per la prima volta l’Italia deve temere meno per l’introduzione delle nuove regole. Una moneta da spendere nelle trattative della sempre attesa Unione bancaria
L’Unione bancaria è tra i dossier che saranno inseriti nel trattato del Quirinale, l’accordo bilaterale che il 25 novembre dovrebbe portare Roma a ottenere con la Francia una intesa almeno paragonabile al trattato franco – tedesco d’Aquisgrana. Italia e Francia arrivano alla firma del Trattato in momenti politici molto diversi. Il contesto politico Nonostante tutti i problemi che Draghi si ritrova in casa, e non sono pochi, al momento l’ex presidente della Banca centrale europea è ce



