Economia

Un misero taglio del cuneo fiscale per la pace sociale

  • Nel DEF il governo Meloni annuncia 3 miliardi di euro per il taglio del cuneo fiscale per i redditi lordi fino a 35 mila euro. Il guadagno è di 41 euro al mese per chi guadagna fino 25 mila euro e 30 euro per chi ne guadagna da 25 a 35 mila. “Non è la misura giusta per combattere l’inflazione e i soldi sono pochi” dice Santucci De Magistris il direttore del Dipartimento Economia e Finanza della LUISS.
  • “È una sorta di fiscalizzazione di quello che dovrebbe essere l'adeguamento retributivo  – dice il prof Alessandro Santoro – anziché farlo dal lato della remunerazione, quindi a carico dei datori di lavoro e quindi a detrimento della produttività netta, lo si fa a carico dello Stato”.
  • “Il governo – dice la Uil - dovrebbe intervenire per detassare gli aumenti contrattuali sia di primo sia di secondo livello”. Il sindacato ha confermato quindi le mobilitazioni di maggio di CGIL CISL e UIL, per la piattaforma unitaria su lavoro, fisco e previdenza.

Il taglio del cuneo fiscale da anni è considerata la panacea per far fronte all’alto costo del lavoro e al ristagno degli stipendi italiani. Così anche il governo Meloni, nel suo primo Documento di economia e finanza annuncia tre miliardi di euro da destinare al taglio del 3 per cento della parte contributiva degli stipendi di lavoratori dipendenti fino a 25mila euro, e del 2 per cento per gli stipendi tra i 25 e i 35mila euro. Secondo calcoli del Sole24ore si tratta di 41 euro al mese in più p

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