Dopo la collaborazione di Sandokan Schiavone, rivelatasi falsa, in molti hanno chiesto verità e giustizia. Non servono nuove rivelazioni per indicare i responsabili del disastro. Ma resteranno tutti impuniti
Ogni quando un capo del clan dei Casalesi annuncia la collaborazione con la giustizia si scatena la solita ridda di dichiarazioni. Preti, politici, comitati, semplici cittadini chiedono verità e giustizia sul traffico illecito di rifiuti, quel sistema che a metà degli anni ottanta ha trasformato alcune zone della Campania in una discarica. L’ultima volta è successo con l’annunciata collaborazione, era un falso come anticipato da questo giornale, di Francesco Schiavone, detto Sandokan, capo asso


