Il 20 marzo Francesco Schiavone dal carcere, con il saluto al figlio, ha formalizzato l’accordo. Un patto che prevedeva il falso pentimento e l’ennesimo attacco alle istituzioni. I verbali
Ma siamo davvero sicuri che il bacio non ci fu? Il bacio mafioso tra padre e figlio, tra il boss chiamato Sandokan e l’ultimo dei maschi di famiglia, il più ribelle. Molto inchiostro è stato usato per spiegare la fenomenologia di un diniego, lo strappo generazionale tra vecchia e nuova camorra, tra una collaborazione controversa sin dalla sua genesi ma comunque auspicata e la voglia di potere mai placata dei più giovani. Si è detto e scritto: quando Francesco Schiavone, il 20 marzo scorso, ha in



