A Stromboli la popolazione non si è ancora rassegnata. La protesta spontanea del 26 giugno contro l’ordinanza del comune del 22 giugno scorso, che regolamenta gli orari pubblici di locali e degli intrattenimenti musicali e danzanti, ha adesso intenzione di strutturarsi.

Il movimento costituitosi lunedì scorso, “Note a margine”, ha in cantiere una grande manifestazione musicale per lunedì prossimo, 10 luglio, che prevede sarà ancora più partecipata della precedente, se non riuscirà ad incontrare il sindaco Riccardo Gullo per esprimere il suo malcontento.

Il festival troncato

A giugno a Stromboli si svolge uno dei festival artistici più attesi dall’isola: il Marosi festival, che riunisce artisti, performer e musicisti di tutto il mondo. L’evento di Marosi – associazione riconosciuta anche dal ministero della Cultura e vincitore del bando Fus (il Fondo unico per lo spettacolo) del ministero –  era alla sua quinta edizione, ma quest’anno è stato troncato. All’associazione Marosi, organizzatrice del festival, non è stato permesso lo svolgimento della serata conclusiva.

A giugno la regola prevedeva che la musica si fermasse alle dieci di sera nei giorni pre-feriali e a niente è servita la deroga richiesta da Marosi – negata per intoppi burocratici, dicono – per la serata finale che si sarebbe dovuta concludere intorno a mezzanotte domenica 25 giugno.

Da quello che racconta Note a margine, la popolazione di Stromboli, composta da residenti e frequentatori abituali che ogni estate scelgono di tornare sull’isola, non ha preso bene l’impedimento. La delusione per un evento che era atteso da mesi ha messo radici. Così, il giorno dopo, alcuni isolani hanno deciso di farsi sentire. Si sono costituiti nel gruppo “Note a margine” e hanno organizzato una manifestazione spontanea e pacifica all’insegna della musica nel pomeriggio del 26 giugno.

Note a margine precisa che non vuole lo scontro frontale con l’amministrazione, anzi molti di loro hanno convintamente votato l’attuale sindaco, Riccardo Gullo, e per molte politiche continuano ad apprezzare il suo operato. L’ordinanza del 22 giugno che pone restrizioni all’intrattenimento musicale e alla movida in generale per i mesi di luglio e agosto non è stata però ben digerita. Secondo il movimento quest’ordinanza non tiene conto delle specifiche situazioni che durante la stagione estiva si verificano sull’arcipelago delle isole Eolie.

LAPRESSE

Ordinanze differenziate

Se l’anno scorso episodi di violenza e disordine si sono verificati sull’isola di Lipari in seguito alla movida notturna – che il sindaco chiama “mala movida” – gli abitanti di Stromboli assicurano che questi non sono invece tipici della loro isola.  “Note a margine”  vuole fortemente un incontro con il sindaco e la sua giunta per regolamentare le serate estive di ogni isola in maniera diversa. Difatti il movimento, che per ora raccoglie solo persone di Stromboli, vuole allargare la sua estensione, ascoltando gli abitanti delle altre isole dell’arcipelago: Alicudi, Filicudi, Panarea e Vulcano.

Idealmente ciò che Note a margine spera è la creazione di una delegazione con rappresentanti di queste cinque isole che giunga a Lipari per incontrare Gullo. D’altronde il sindaco si è sempre reso disponibile a parlare con la popolazione.

Gli abitanti di Stromboli ricordano con piacere le sue visite sull’isola, specialmente nei momenti più duri che l’hanno toccata lo scorso anno (l’incendio e l’ alluvione). Gullo vorrebbe introdurre inoltre strumenti di democrazia partecipativa nella sua amministrazione.

Nell’avviso che si può ritrovare sul sito del comune di Lipari e sul suo canale Facebook si legge che «è intenzione dell’amministrazione comunale promuovere azioni di coinvolgimento della cittadinanza nelle scelte di governo del territorio», ma anche di «sostenere gli strumenti di partecipazione alle scelte politiche in risposta a bisogni ed esigenze delle comunità amministrate».

La risposta del sindaco

Il sindaco non sembra però stavolta pronto a cedere. A Domani spiega che la richiesta per l’evento di domenica era stata inviata in ritardo. Il sindaco afferma di aver proposto all’associazione Marosi di tenere comunque la festa, ma in un locale autorizzato che avrebbe permesso loro di prolungarla anche dopo la mezzanotte. Gli organizzatori si sarebbero però rifiutati.

Secondo Gullo non ci sono poi grosse differenze di comportamento fra le due isole. Segnalazioni di schiamazzi, rumore eccessivo e musica fino a tarda notte sono arrivate indistintamente dagli abitanti di tutte e sei le isole che amministra. Perciò un’ordinanza unica per tutti è giustificata dal suo punto di vista.

In un comunicato stampa pubblicato sul canale Facebook del comune di Lipari, il sindaco sembra minacciare ristrettezze sulla concessione del patrocinio a numerosi eventi culturali. Gullo ha spiegato a Domani di star effettivamente riflettendo su una modifica nel modo in cui il comune di Lipari concede i patrocini. La usa idea è di consentirli solamente dopo le autorizzazioni di pubblica sicurezza, anche se questo vorrebbe dire svantaggiare altri festival ed eventi che nelle sei isole dell’arcipelago si svolgono. 

Il sindaco ha giustificato la sua scelta basandosi sulla sentenza n.14209/2023 della Corte di Cassazione – richiamata anche esplicitamente nella sua ordinanza del 22 giugno – che attribuisce agli enti locali le responsabilità degli effetti della movida, costringendoli quindi al risarcimento in caso di mancata tutela al diritto alla salute, alla vita familiare e della proprietà. 

Una sentenza che aveva fatto discutere i sindaci di tutta Italia. Per il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale, presidente anche dell’Unione delle province d'Italia «questa sentenza attribuisce forti responsabilità, anche risarcitorie, ai comuni» ponendosi come un potenziale grande problema per i loro bilanci quando «comportamenti scorretti di pochi avventori creano enormi problemi, a fronte della maggioranza degli utenti che si intrattengono in maniera rispettosa».

Nel suo comunicato Gullo fa anche riferimento ai tragici fatti di piazza San Carlo, a Torino, del 2017 in cui tre persone rimasero uccise e 1672 ferite, dopo che il panico si era impossessato della piazza gremita. Un riferimento che però ai membri del movimento Note a margine è sembrato del tutto fuori luogo.

Commenti di altri politici

La protesta del 26 giugno è stata cavalcata da due parlamentari, uno della Lega e uno di Fratelli d’Italia, fazioni opposte a quelle del sindaco, che ne hanno approfittato per scagliarsi contro il sindaco.

Il senatore leghista Nino Germanà ha dichiarato che il sindaco «forse si è lasciato trasportare da un’onda di caldo e non si è soffermato sul fatto che questa è la prima vera estate del rilancio» per le Eolie. La risposta piccata di Gullo si è fatta subito sentire con un altro comunicato stampa pubblicato sulla pagina Facebook dell’amministrazione.

© Riproduzione riservata