Il commissario lasciato solo

Appello al governo: «In Calabria manca il piano contro il Covid-19»

LaPresse
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Guido Longo, commissario per la sanità in Calabria, aspetta ancora la nomina di tre subcommissari e dello staff di 25 persone, come previsto nel decreto Calabria, approvato a fine dicembre. I sindacati scrivono a Draghi chiedendo risposte e di non lasciarlo solo

  • Il governo, a fine novembre, ha nominato Guido Longo, commissario per la sanità in Calabria. Il presidente del Consiglio era ancora Giuseppe Conte, il ministro della Salute era Roberto Speranza, poi riconfermato in quel ruolo. Una nomina arrivata dopo dimissioni, rinunce e polemiche.
  • Sono passati 4 mesi, 120 giorni da quella nomina, ma Longo è rimasto completamente solo senza il supporto di uomini e personale promesso.
  • A distanza di 4 mesi, per il governo la credibilità è tornata nuovamente a rischio. Il decreto Calabria, infatti, prevedeva la nomina di subcommissari, fino a tre, e uno staff di 25 unità. Al momento i sub-commissari non ci sono e dei 25 sono arrivati solo 4 dipendenti. 

Il governo, a fine novembre, ha nominato Guido Longo commissario per la Sanità in Calabria. Il presidente del Consiglio era ancora Giuseppe Conte, il ministro della Salute era Roberto Speranza, poi riconfermato in quel ruolo. Una nomina arrivata dopo dimissioni, rinunce e polemiche. Sono passati quattro mesi da allora, ma Longo è rimasto completamente solo, senza il supporto degli uomini e del personale promesso. Un ritardo che ha un effetto devastante nel contrasto al Covid-19. Una sanità

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