Secondo quanto riporta Politico, la Commissione europea si sta preparando per avviare un’azione legale contro il colosso farmaceutico AstraZeneca.

Cinque funzionari dell’Unione confermano che durante una riunione degli ambasciatori europei è emerso come la maggior parte degli stati membri sarebbero favorevoli a citare in giudizio la società svedese per non aver consegnato le dosi del vaccino contro il Covid-19 stabilite con Bruxelles.

L’obiettivo sarebbe quello di ottenere obbligatoriamente dall’azienda farmaceutica la consegna delle dosi promesse secondo il contratto firmato dall’Unione europea. La decisione finale arriverà entro la fine della settimana quando si voterà se intraprendere o meno l’azione legale. In questo secondo semestre l’azienda dovrebbe consegnare circa 180 milioni di dosi, ancora incerto se riesca a raggiungere l’obiettivo.

Già a gennaio il clima tra le istituzioni europee e AstraZeneca era teso, con gli europarlamentari che chiedevano la pubblicazione del contratto firmato dalla Commissione per la fornitura dei vaccini di Oxford. Contratto che conteneva molti omissis coperti da segreto.

Il vaccino

Il farmaco di AstraZeneca attualmente è inoculato soltanto alla popolazione over 60 residente nel territorio italiano per via di alcuni casi di una forma rara di trombosi avvenuti in concomitanza con la somministrazione del vaccino. Tuttavia, sia l’Agenzia europea per il farmaco sia l’Aifa hanno affermato che i benefici superano di gran lunga i rischi del vaccino e quindi non ne hanno vietata la somministrazione. Tra i paesi che hanno vaccinato il maggior numero di persone con AstraZeneca c’è il Regno Unito, dove nelle ultime settimane sono iniziate anche varie riaperture. Nel frattempo, in Danimarca è stata sospesa la somministrazione di AstraZeneca per qualsiasi fascia di età perché i contagi sono al minimo e non c’è una forte pressione negli ospedali, fattori che non costringono il governo a effettuare una campagna vaccinale rapida di massa.

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