Le pagine del contratto siglato tra la Commissione Europea e l’azienda AstraZeneca per la fornitura dei vaccini sono state pubblicate online, dopo le pressioni dei giorni scorsi.

Secondo quello che emerge dalle 41 pagine dell’accordo era prevista la consegna di alcune dosi del vaccino già nel 2020. La presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha affermato che il testo: «È è chiarissimo, contiene ordini vincolanti con quantità da consegnare a dicembre e nei primi tre trimestri del 2021». Tuttavia non è specificato il numero di dosi, che rimane un’informazione ancora oscurata e segreta.

L’intera tabella riguardo il numero di dosi da consegnare mensilmente è “confidenziale”.

Sono cancellate in neretto anche tutte le informazioni riguardo i costi del vaccino e le spese degli stati. È solo specificato l’acquisto di 300 milioni di dosi in totale con l’opzione di comprarne altre. In caso di mancata consegna o di consegna tardiva da contratto la Commissione ha la possibilità di sospendere gli obblighi di pagamento nei confronti dell’azienda.

Inoltre, secondo l’azienda anglo-svedese, i siti di produzione britannici servono a garantire le dosi previste per il Regno Unito, mentre il contratto sembrerebbe smentire questa tesi. Infatti, l’AstraZeneca dovrà fare tutti gli sforzi ragionevoli per produrre il vaccino nei siti di produzione presenti all’interno dell’Unione, ma anche al di fuori di esso purché siano nel Regno Unito. In questo caso, i due stabilimenti britannici possono essere usati anche per rispettare gli impegni di consegna con l’Unione Europea.

Inoltre, nel contrattom AstraZeneca dichiara di «non essere sotto alcun obbligo contrattuale con parti terze per quanto concerne le prime 300 milioni di dosi per la Ue e che queste non confliggerebbero con il rispetto dell’accordo con l’Unione europea». Una disposizione che confermerebbe la priorità nei confronti dell’Unione rispetto ad altri paesi terzi, come il Regno Unito.

Ecco il testo integrale:
 

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