Il governo austriaco, guidato dal cancelliere, Sebastian Kurz ha annunciato di aver trovato l’accordo per l’implementazione di nuove misure per contrastare il terrorismo estremista islamico nel paese riassunte nella creazione di un nuovo reato denominato come «islam politico». Le nuove proposte comprendono la possibilità di detenzione a vita o di sorveglianza elettronica dopo il rilascio per chi sia condannato per reati di terrorismo e la criminalizzazione dell'estremismo politico motivato da religione. È prevista anche la possibilità di revocare la cittadinanza austriaca ai condannati.

Le misure saranno portate in Parlamento a dicembre. Kurz ha affermato che le proposte del governo si basano su un approccio su due fronti: da un lato colpire i sospetti terroristi, dall'altro l'ideologia che li guida. In precedenza l’esecutivo aveva già annunciato che avrebbe chiuso le moschee considerate radicalizzate e quindi ritenute «una minaccia per la nazione».

L’annuncio arriva dopo che lunedì scorso un estremista islamico ha ucciso a Vienna, capitale del paese, quattro persone ferendone altre venti. L’autore dell’attentato, il ventenne Kujtim Fejzulai, apparteneva ai cosiddetti Leoni dei Balcani, gruppo estremista attivo nell’Europa centro orientale.

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