Tra loro anche il padre dell’ex ministro Maria Elena Boschi, Pierluigi. Ventidue imputati nel processo per il fallimento della banca erano già stati assolti lo scorso ottobre
Sono stati tutti assolti dal tribunale di Arezzo perché il fatto non sussiste i 14 imputati per il caso delle consulenze dell’ex Banca Etruria, il caso che aveva coinvolto Pierluigi Boschi, ex vicepresidente della banca e padre dell’ex ministra Maria Elena Boschi.
La pm Angela Masiello aveva chiesto il massimo della pena, un anno, per Pierluigi Boschi e per altri tre dirigenti cioè Luciano Nataloni, Claudia Bugno e Luigi Nannipieri. Per gli altri imputati erano state chieste condanne da 8 a 10 mesi.
Il più celebre processo per il fallimento di Banca Etruria si era concluso lo scorso ottobre con l’assoluzione perché il fatto non sussiste di 22 su 23 imputati. Anche in quel caso, Pierluigi Boschi era risultato assolto. Unico condannato in quell’occasione, il finanziere trentino Alberto Rigotti, ex consigliere di amministrazione, a cui è stata inflitta una pena di 6 anni di reclusione per il reato di bancarotta.
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