al via il 3 ottobre

L’Eurolega continua a cambiare. Ed è un’alternativa alla noia della Nba

Se fino a pochi anni fa i giocatori che facevano il salto tra i professionisti statunitensi erano coloro che non avevano più nulla da chiedere alla pallacanestro europea, ora non è più così. I talenti in erba vanno direttamente a sviluppare le loro qualità negli Stati Uniti. Al contrario, essere dei giocatori di medio livello negli Usa non è più una posizione da tenersi stretta a ogni costo

C’era una volta la seconda competizione per club di pallacanestro più importante del mondo, quella che vedeva scontrarsi i migliori team d’Europa, dalle rivalità sportive radicate e con i più grandi giocatori del vecchio continente a sfidarsi da portabandiera, fino ad assumere una grandezza tale da essere considerati dall’altra parte dell’oceano ed essere ingaggiati dalle franchigie della Nba, la terra promessa, il non plus ultra per ogni cestista. Tanta acqua è passata sotto i ponti, e negli ul

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