Su Domani prosegue il Blog mafie, da un’idea di Attilio Bolzoni. Potete seguirlo su questa pagina. Ogni mese un macro-tema, approfondito con un nuovo contenuto al giorno in collaborazione con l’associazione Cosa vostra. Questa serie è dedicata a Cesare Terranova, il primo giudice a mandare a processo per associazione a delinquere la cosca di Corleone.

Il Maresciallo Lenin Mancuso era padre di Carmine Mancuso che dichiarva quanto segue.

Tra il padre ed il giudice Terranova c'era stato un rapporto di stretta collaborazione, a causa della grande esperienza del padre che lavorava in Palermo dal 1940, che si era con il tempo trasformato in grande amicizia.

Il Maresciallo Mancuso era rimasto al seguito del giudice anche quando il Terranova era stato eletto al Parlamento.

Era a conoscenza che, rientrando in magistratura, Cesare Terranova aspirasse all'incarico di capo dell'ufficio istruzione.

Benché fosse stato assegnato momentaneamente alla Corte d'Appello, era scontato che sarebbe andato a dirigere l'ufficio istruzione del Tribunale di Palermo.

Il Dott.Terranova era consapevole che andando a dirigere l'ufficio istruzione penale si sarebbe esposto al pericolo. Ci sono in proposito dichiarazioni rese alla stampa. Anche il padre non era sereno.

Era al corrente che il giudice era destinatario di minacce ed avvertimenti. In verità il Terranova ed il padre erano molto riservati, ma della stampa si apprese quanto confidato ai C.C. da Di Cristina Giuseppe che vi era una volontà di eliminare il magistrato.

Per quel che gli risultava, il magistrato era stato avvertito di questo pericolo dai C.C.

Anche se il padre ed il giudice non parlavano, l'atmosfera non era serena.

Giornalmente il padre si recava alle ore 8 a casa del Terranova. Sorbiva insieme al giudice un caffè e lo accompagnava, usando l'autovettura del magistrato, al Tribunale. Alle 14,00 lo riaccompagnava a casa.

Il ricordo del figlio Franco

Mancuso Franco era figlio del M.llo Lenin Mancuso. Tra il padre ed il giudice Terranova c'erano solidi e grandi rapporti di amicizia e collaborazione. Il padre seguiva il giudice quando nel 72 veniva nominato Procuratore della Repubblica di Marsala e quando, eletto al parlamento, veniva nominato membro della Commissione Parlamentare antimafia.

Quando Terranova rientrava in magistratura era notorio che avesse concorso alla carica di consigliere istruttore. Non era a conoscenza di episodi specifici di minacce in danno del Terranova.

Poteva però testimoniare che dopo l'assassinio del capo della Squadra Mobile dott. Boris Giuliano, il padre era molto preoccupato per l'incolumità del magistrato.

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