Il monitoraggio settimanale dell’Iss mostra un’epidemia che rallenta ancora: tutti gli indicatori sono positivi, mentre diverse regioni si avvicinano alla “zona bianca”
Secondo i dati del monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità, tutti gli indicatori dell’epidemia di Covid-19 sono migliorati anche questa settimana. Rt, l’indice che misura la velocità di diffusione della pandemia, è sceso bruscamente a 0,78, mentre l’incidenza di nuovi casi è scesa a 66 ogni 100mila abitanti.
In base a questi dati, il ministro della Salute Roberto Speranza ha già annunciato che da lunedì passera in zona gialla anche la Valle d’Aosta, l’ultima regione a trovarsi in zona arancione.
«Con il monitoraggio e le conseguenti ordinanze di oggi l’Italia sarà tutta in area gialla. È il risultato delle misure adottate finora, del comportamento corretto della stragrande maggioranza delle persone e della campagna di vaccinazione», ha detto Speranza.
A questo punto, è probabile che dalle settimane successive diverse regioni entreranno in zona bianca, quella con le restrizioni più leggere che fino ad ora è stata applicata solo una volta in Sardegna.
Il monitoraggio
Il dato più importante uscito dal monitoraggio settimanale è l’indice Rt, che scende da 0,86 dello scorso monitoraggio a 0,78. Si tratta di un risultato particolarmente importante, poiché il dato si riferisce alla prima settimana del mese, quella immediatamente successiva alle riaperture (l’indice Rt viene calcolato con dati “consolidati” e quindi si riferisce quasi sempre a un periodo di due settimane precedenti alla sua pubblicazione).
Questo significa che l’epidemia continua a rallentare anche dopo l’allentamento delle misure di contenimento che abbiamo visto tra la fine di aprile e i primi giorni di maggio. Questo dato era atteso, poiché i numeri di contagi giornalieri sono rimasti in netto calo, ma è comunque una buona notizia. Per aver ulteriori conferme sulla sicurezza delle riaperture dovremo comunque aspettare il monitoraggio della prossima settimana.
Con l’incidenza di nuovi casi settimanali che si avvicina a 50 ogni 100mila abitanti si avvicina anche la soglia sotto la quale si può ricominciare ad effettuare un tracciamento efficace dei casi.
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