Si è concluso il Consiglio dei ministri sulle riaperture previste per il 26 aprile. Dopo un'ora di ritardo dall'inizio del Cdm, a causa del braccio di ferro sull'ora da imporre per il coprifuoco, la riunione è giunta al termine. Lega, Italia Viva e Forza Italia, infatti, insieme alle regioni chiedevano che venisse posticipato di un'ora, alle 23, ma il premier Mario Draghi non ha ceduto: coprifuoco alle 22 e la Lega si è astenuta dal voto. Il decreto resterà in vigore da lunedì prossimo fino al 31 luglio. 

“Certificati verdi”

Il decreto introduce anche i “certificati verdi”, che serviranno a facilitare gli spostamenti dentro e fuori dalle zone rosse e arancioni e all’interno dell’Unione Europea. I certificati saranno rilasciati, su richiesta, a chi è stato vaccinato, a chi è guarito dal Covid-19 e a chi ha fatto un tampone risultato negativo.

Il certificato rilasciato in seguito alla vaccinazione ha validità di sei mesi e sarà rilasciato, in formato digitale o cartaceo, dalle strutture che effettuano le vaccinazioni.

Quello per avvenuta guarigione viene rilasciato dal medico di medicina generale o dalla struttura nella quale la persona è stata ricoverata e ha anch’esso una validità di sei mesi.

Il certificato in seguito a tampone negativo, infine, ha una validità di 48 ore e sarà rilasciato dalla struttura, pubblica o privata, che effettua l’esame.

Spostamenti

A partire da lunedì 26 aprile, ci si potrà tornare a spostare tra zone gialle e bianche, mentre per muoversi in quelle rosse e arancioni sarà necessario avere valide ragioni oppure essere dotati di un “certificato verde”.

Dal primo maggio al 15 giugno 2021, inoltre, nella zona gialla e, in ambito comunale, nella zona arancione, sarà consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata una volta al giorno, nel rispetto dei limiti orari e nel limite di quattro persone ulteriori rispetto a quelle già conviventi, oltre ai minorenni su cui le persone in visita esercitano la responsabilità genitoriale e alle persone con disabilità o non autosufficienti conviventi. La nuova norma sulle visite non varrà in zona rossa.

Scuole

A partire dal 26 aprile riaprono in presenza le scuole di ogni ordine e grado. nella zona rossa, sia garantita l'attività didattica. Nelle zone rosse, la presenza dovrà essere di almeno il 50 e fino al 75 per cento. In quelle gialle e arancioni, la didattica in presenza dovrà riguardare almeno il 60 e fino al 100 per cento degli studenti. Il decreto stabilisce che i presidenti di regione non possono derogare a questi limiti.

Le università dovranno svolgere «prioritariamente» in presenza le lezioni in zona gialla e arancione. Mentre lezioni in presenza possono essere previste a determinate condizioni in quelle rosse (il decreto indica le lezioni del primo anno e quelle con «ridotto numero di studenti»).

Ristorazione e spettacoli

Sempre dal 26 aprile, i ristoranti potranno restare aperti anche a cena, ma il servizio potrà essere effettuato soltanto all’aperto.

Saranno consentiti anche spettacoli all’aperto ed eventi sportivi, a patto che capienza sia mantenuta al massimo al 50 per cento, con posti prenotati e il rispetto di almeno un metro di distanza tra persone non conviventi.

Piscine, palestre e sport

A partire dal 26 aprile saranno consentiti gli sport di squadra, ma rimarrà vietato l’utilizzo degli spogliatoi. Dal 15 maggio sarà consentita l’apertura delle piscine all’aperto e dal primo giugno sarà permessa la riapertura delle palestre. I protocolli sulle misure di sicurezza da adottare per aprire queste attività saranno elaborati dalla conferenza stato regioni d’accordo Comitato tecnico scientifico. Queste disposizioni varranno soltanto per le regioni in zona gialla.

Dal primo luglio, infine, sarà consentita la riapertura di centri termali e parchi di divertimento.

 

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