La procura di Milano ha aperto una inchiesta per corruzione sulle dimissioni del consigliere comunale di Brescia Giovanni Acri, che secondo l’accusa in cambio dell’assunzione di suo figlio nello staff dell’eurodeputato di Fratelli d’Italia, Carlo Fidanza, avrebbe lasciato il posto a un politico della corrente dell’europarlamentare.

Ieri la guardia di finanza di Milano ha eseguito perquisizioni e acquisizioni documentali e ha consegnato a Fidanza una informazione di garanzia.

L’ex consigliere comunale e l’eurodeputato risultano indagati «per ipotesi di corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio». L’inchiesta, coordinata dai magistrati Giovanni Polizzi e Cristina Roveda, è ancora nella fase delle indagini preliminari.

Fidanza si è dichiarato «più che sereno»: «Non ho commesso alcun atto illecito e sono certo che le indagini lo dimostreranno», ha commentato in una nota. Secondo l’eurodeputato l’indagine riprende un esposto anonimo depositato alla procura di Brescia nell'ottobre 2021, dopo la trasmissione dell’inchiesta giornalistica di Fanpage.

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