intervista al deputato ungherese

Caso Salis, parla András Jámbor: «Il governo Orbán finanzia i neonazi e aizza campagne d’odio»

«A una nostra attivista ungherese è capitato di essere trattenuta in carcere da innocente». La testimonianza del deputato di opposizione, leader del movimento di sinistra Szikra, aiuta a mettere in luce il contesto del caso Salis. La valenza politica della vicenda, la strategia orbaniana di criminalizzare la sinistra, le connessioni tra Fidesz e l’estrema destra

Il partito e il governo di Viktor Orbán garantiscono supporto a gruppi estremisti di destra che organizzano sfilate neonaziste, mentre scatenano campagne di diffamazione nei confronti della sinistra. Uno schema che ricorre: «Il premier ungherese condivide le stesse tattiche dei suoi alleati europei». Lo può testimoniare András Jámbor, che a 37 anni è il volto più a sinistra dell’opposizione ungherese e che, con il suo movimento Szikra, alle ultime elezioni si è conquistato un posto in parlamento

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