Oltre il caso pinchiorri

Chef e critici tengono il MeToo lontano dalle loro cucine

AP Photo/The White House, Tina Hager
AP Photo/The White House, Tina Hager
  • Il caso Pinchiorri e la conferma delle tre stelle Michelin alla nota enoteca fiorentina fa emergere un tema: perché non si può parlare di molestie nel settore della gastronomia? Alcuni chef o guide, come nel caso del Gambero Rosso, hanno deciso di non rispondere alle nostre domande.
  • Eppure il problema esiste: sono diversi i casi di cronaca che raccontano di giovani cameriere o cuoche molestate nel posto di lavoro, altre preferiscono restare anonime o non denunciare. 
  • Il direttore delle guide l’Espresso, Enzo Vizzari ripropone una sua celebre frase: «Se Hilter avesse avuto un ristorante avrei sentito il dovere di recensirlo». Cristina Bowerman: «Il valore etico di un ristoratore, nel momento in cui c’è l’assegnazione di un premio e una sentenza della magistratura, deve essere parte integrante del giudizio».

È giusto che di un ristorante si valuti la cucina, ancorché di altissima qualità, e ci si giri dall’altra parte se al suo interno vengono commessi abusi nei confronti delle donne che vi lavorano? Il patteggiamento della pena per stalking da parte di Giorgio Pinchiorri, proprietario della nota enoteca di Firenze che porta il suo cognome, e la conferma delle tre stelle da parte della giuda Michelin ha posto al mondo dell’enogastronomia una domanda alla quale si fatica a trovare risposte. Questi

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