Luca Attanasio, ambasciatore italiano in Congo, è morto insieme a un carabiniere durante un agguato contro il convoglio delle Nazioni unite, nell’est del paese. Sono ancora ignote le ragioni dell’attacco e non c’è stata alcuna rivendicazione.

Luca Attanasio, 43enne originario del comune di Limbiate, in Lombardia, era ambasciatore nella Repubblica del Congo e tra i diplomatici italiani più giovani in giro per il mondo. Nella sua attività diplomatica ha avuto un ruolo importante nella realizzazioni di progetti umanitari per aiutare le fasce più deboli del paese africano anche in momenti cruciali come durante la diffusione dell’Ebola.

Infatti, lo scorso ottobre a Salerno è stato insignito del “Premio internazionale Nassiriya per la Pace 2020” «per l’impegno volto alla salvaguardia della pace tra i popoli e per aver contribuito alla realizzazione di importanti progetti umanitari distinguendosi per l’altruismo, la dedizione e lo spirito di servizio a sostegno delle persone in difficoltà».

Laureato alla Bocconi nel 2001, due anni più tardi ha intrapreso la carriera diplomatica. Prima di diventare ambasciatore in Congo ha ricoperto diversi ruoli in altre ambasciate italiane, in particolare in Svizzera, Marocco e Nigeria. Nello specifico a Berna era a capo dell’ufficio economico e commerciale presso l’Ambasciata d’Italia, mentre a Casablanca è stato console generale.

Nel 2017 arriva la carica di capo missione a Kinshasa, nel Congo, confermata con la nomina ad ambasciatore nel 2019. Nel paese africano decide di portare avanti diversi progetti umanitari, anche grazie all’aiuto dei connazionali italiani che vivono nel paese (se ne stimano circa mille). Aveva ricevuto il premio insieme alla moglie Zakia Seddiki, fondatrice e presidente dell’associazione umanitaria “Mama Sofia”, attiva anch’essa in Congo.

Padre di tre bambine, Attanasio era apparso anche in numerosi eventi pubblici dove era ospitato per i progetti umanitari di cui ne era promotore.

L’attentato

L’ambasciatore e il carabiniere sono stati uccisi durante un agguato contro un convoglio delle Nazioni unite su cui viaggiavano, nella parte orientale del Congo. L’agenzia Rueters ha riportato che l’obiettivo dell’attacco era probabilmente il rapimento di parte del personale Onu che viaggiava sul convoglio. Il corpo dell’ambasciatore è stato portato all’ospedale di Goma, ma ormai non c’era nulla da fare. Oltre al diplomatico e al carabiniere ci sarebbe una terza vittima non identificata.

Il suo decesso è stato confermato anche dalla Farnesina tramite una nota.

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