Il nuovo sindaco della destra

Lagalla sindaco di Palermo e il parente boss della mafia di Agrigento

  • Un personaggio politico che si candida a diventare sindaco di Palermo ha il dovere di informare gli elettori dei suoi legami familiari con esponenti mafiosi o può far finta di niente?
  • Roberto Lagalla avrebbe fatto meglio a svelare, ad inizio di campagna elettorale, che sua moglie Maria Paola è la nipote di Antonio Ferro, quello che fu il patriarca di un clan di Canicattì legato da una parte ai Corleonesi di Bernardo Provenzano e dall'altra ai catanesi di Benedetto Santapaola?
  • «Non ho mai avuto rapporti e frequentazioni con la famiglia di mia moglie», dice Lagalla a Domani nell’intervista che pubblichiamo integralmente.

Un personaggio politico che si candida a diventare sindaco di Palermo ha il dovere di informare gli elettori dei suoi legami familiari con esponenti mafiosi o può far finta di niente? È giusto rendere pubblica un'ingombrante parentela - sebbene acquisita - o può tacere anche se punta ad amministrare la capitale della Sicilia? Il “caso” non è ipotetico né teorico, ma estremamente concreto e attuale. L'ex magnifico rettore dell'università di Palermo Roberto Lagalla, trasportato da tutto il cen

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