Nel pomeriggio di Natale il bar Fontevecchia di Vivo d'Orcia è attraversato da un insolito fervore. La sala principale è popolata dalla gente che si concede il rito dell'aperitivo. La sala interna invece è stata predisposta per la sessione di allenamento di un gioco tipico della zona: il Gioco del Panforte.

Si tratta di una sfida tradizionale della Val d'Orcia, nella quale viene fatto un uso non ortodosso del dolce tipico della provincia senese. Bisogna lanciarne un esemplare, avvolto in carta resistente e del peso di 700 grammi, su un tavolo facendo in modo che plani su un punto più vicino possibile al bordo. Il punteggio più alto è raggiunto quando parte del panforte rimane sporgente oltre il bordo del tavolo. In casi del genere si fa “capanna” e diventa molto difficile per tutti gli altri tiratori fare meglio. La corretta distanza dal bordo viene misurata col ricorso a un vecchio mestolo di legno da cucina, come tramanda la tradizione contadina. In epoca più recente è stato ammesso l'uso del metro a stecca.

Per i forestieri quella pratica è nulla più che un'eccentricità. Invece per chi vive nel senese il Gioco del Panforte è una tradizione contadina che si tramanda nei secoli. E che negli anni più recenti è stata rilanciata, al punto che durante le scorse festività di fine anno si è celebrata a Pienza la nona edizione del Gioco Popolare del Panforte, organizzata dal locale Comitato del Gioco del Panforte. Si sono iscritte 32 squadre per complessivi 200 giocatori. L'edizione 2022 ha registrato la vittoria dell'Auser Pienza.

Si è così conclusa la sezione invernale delle tradizioni pientine dedicate al binomio “gioco agonistico e cibo”, ma la storia non si esaurisce qui. Perché adesso ci si può mettere in attesa dell'appuntamento di fine agosto, quando toccherà a un'altra specialità alimentare della zona: il formaggio. Durante la Fiera del Cacio, che dal 1962 si tiene tra fine agosto e primi di settembre, i “sestieri” (le sei zone) di Pienza si sfidano nel Gioco del Cacio al Fuso. Che consiste nel far scorrere una forma di cacio il più vicino possibile a un fuso piantato al centro della piazza principale e circondato da una serie di cerchi concentrici associati a punteggi crescenti. Una specie di Cacio-Curling, insomma. Chi ha assistito assicura che si tratta di prova molto difficile. Ci fidiamo.

Gran varietà

Fin qui si è parlato soltanto di Pienza e della Val d'Orcia. Ma non crediate che siffatti ludi eccentrici, nei quali il cibo viene utilizzato come strumento di gara, siano un'esclusiva di quel meraviglioso frammento di provincia senese. Basta compiere una rapida ricerca per scoprirne una gran varietà e non soltanto nel nostro paese.

Per esempio, se ci si sofferma sulla categoria dei giochi in cui è previsto l'uso del formaggio, ecco spiccare il Cheese Rolling, ossia la corsa del formaggio che è anche una gara alquanto pericolosa. Da una collina viene lanciata giù una forma di formaggio e i concorrenti devono provare a afferrarla mentre rotola. Impresa complessa e anche rischiosa. Nella sua traiettoria il formaggio può prendere impennate non prevedibili e inoltre il peso e la velocità di discesa rendono estremamente pericoloso l'oggetto. Ciò che infatti a più riprese ha causato ferimenti e indotto a ripensare il modo di condurre la gara, e a agire sulla forma di formaggio per provare a renderla meno contundente.

Per fortuna esistono forme meno rischiose di giochi che prevedano l'uso di cibo. Ma a patto di accettare il rischio di sporcarsi. Che se è un rischio presente quando c'è da giocare con le uova, allora qualche pensiero lo suscita. Prendete il caso della “roulette russa di uova”. Funziona che due concorrenti scelgono sei uova, di cui cinque sode e uno crudo. E uno per volta in alternanza devono spiaccicarseli sulla fronte.

Ovviamente perde chi si infligge per primo lo spiaccicamento dell'uovo crudo e per di più gli tocca spalmarselo per tutto il viso. Chi non ha mai sognato di vivere un momento del genere? Non meno gratificante deve essere cimentarsi nella sfida di corsa con la padella del pancake.  I concorrenti devono sfrecciare mentre l'impasto del pancake frigge nella padella e richiede d'essere saltato. Obiettivo è non far cadere il contenuto, ma anche non scottarsi se possibile.

Della vasta gamma fanno parte anche i giochi che chiamano i concorrenti a inzaccherarsi il più possibile, perché dalla quantità di zozzume che riusciranno a farsi rimanere addosso dipenderà la vittoria. È il caso della gara di rotolamento nei fiocchi di avena, che chiama i concorrenti a rotolarsi il meglio possibile e per la durata di 10 secondi nella poltiglia. Lo scopo è tirarsene addosso e sui vestiti quanta più possibile, dato che il vincitore verrà decretato dalla prova-peso: colui che farà segnare lo scarto maggiore rispetto al peso pre-gara ha partita vinta.

Ingozzarsi per vincere

E poi ci sono le gare in cui vince chi ingurgita la maggiore quantità di cibo. Certo, bisogna avere il fisico ma anche la predisposizione a rovinarselo. Lo spettacolo è quello che è, dato che presto gli ingurgitanti si trasformano in scomposte macchine da masticamento frenetico con propensione pasticciare e sbavare. Ma per chi ha stomaco forte quanto il loro per assistere, la scena diventa comica. E la varietà è ampia.

La gara di hot dog è la più famosa e mediatizzata e ha il suo recordman: Joey Chestnut, 74 pezzi ingurgitati in dieci minuti. Leggenda narra che il mitico Chestnut abbia un conto in sospeso con tal Jerry Suto. Che vanamente ha provato a sfidarlo in una gara di hot dog, ma in compenso lo ha stracciato quando si è trattato di divorare ali di pollo piccanti in serie.

Molte altre sono le sfide da segnalare, alcune delle quali richiedono un certo ardimento. Per esempio, come racconta un articolo di Ivana De innocentis pubblicato da “La cucina italiana”, negli Usa ce n'è per tutti i palati e si spazia senza problema alcuno tra il salato e il dolce. Si può essere chiamati a mangiare entro due ore una bistecca da 72 once, cioè poco più di 2 chili.

Chi riesce nell'impresa ha come ricompensa il fatto di aver mangiato gratis anziché pagare il conto da 72 dollari. C'è la gara a chi mangia più gelato e il dato dice che il record in vigore è di 15,5 chili, gusto vaniglia, trangugiati nel giro di 6 minuti. Invece il record sulle cipolle è di 200 grammi in 45 secondi.

E poi ci sono anche le gare che sembrano facili ma in realtà nascondono insidie che soltanto sul momento vengono scoperte. Per esempio, che sarà mai riuscire a mangiare sei crackers salati nel giro di un minuto? Beh, provateci. Pare che la disidratazione arrivi immediatamente, con forti difficoltà a deglutire. Peggio ancora col cucchiaio di cannella in polvere da spazzare via in 60 secondi: stessi problemi di disidratazione dati dai crackers, ma con l'aggiunta di grave affanno respiratorio.

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