CIBO

L’aristocrazia del cibo popolare secondo il cuoco-mercante Zen

  • La cucina popolare era quella del sottoproletariato agricolo, talmente ignorante – nel senso di ignaro - che riusciva a morire di fame pur coltivando la terra, soggiogato com’era dai padroni
  • Il passaggio da una vecchia a una nuova cucina popolare, per lo chef della Darsena, è nella consapevolezza, essere coscienti di ciò che mangiamo, anche se lo prendiamo a morsi tra le bancarelle di un mercato
  • Al banco ci sono cuochi in grado di sezionare un animale, di fare il pane, di riconoscere centinaia di formaggi, di capire le reazioni chimiche e fisiche che può avere un ingrediente

Macellaio, affinatore di formaggi, panettiere. Giuseppe Zen è innanzitutto un cuoco, uno che cucina tutto il giorno dietro al banco della sua Macelleria Popolare, nel mercato coperto della Darsena di Milano. Quell’aggettivo, popolare, è suonato strano a tanti, quasi nove anni fa, quando Zen alzò la claire del negozio e mostrò i cartellini dei prezzi delle sue carni. Diciamo importanti, per molti cari. Oggi c’è una clientela consolidata di acquirenti, ma soprattutto c’è una fila paziente di p

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