Abbiamo chiesto agli abbonati alla nostra newsletter quotidiana, Oggi è Domani, quale deve essere la reazione dell’Unione europea alle tariffe imposte da Trump. Se è necessario rispondere in modo deciso. Oppure cercare di limitare il più possibile i danni
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Giovedì 3 aprile Donald Trump ha annunciato l'aumento dei dazi nei confronti dei prodotti importati dall'estero, salvo poi sospendere la decisione per 90 giorni, a eccezione delle tariffe per la Cina, con cui il presidente degli Stati Uniti ha ingaggiato una corsa al rialzo.
Le Borse sono crollate e da giorni sono sull’altalena. L'Unione europea ha annunciato risposte, ma cercherà anche uno spazio di trattativa. La situazione resta estremamente caotica e il rischio di una guerra commerciale è dietro l'angolo.
Le risposte
Abb
iamo chiesto ai nostri lettori cosa li preoccupa maggiormente di questa situazione e quale potrebbe essere l’esito di questo nuovo scontro commerciale innescato dai dazi di Trump. Gli abbonati di Domani hanno espresso la loro opinione e, tra chi sostiene che sia necessario «unirsi e limitare i danni» e chi che sia necessario «fare la mossa del cavallo e intrattenere relazioni diplomatiche e commerciali con la Cina», in molti hanno provato a sviluppare una visione più complessa.- Per dare una risposta davvero sensata bisogna essere preparati economisti. Non condivido i termini "limitare i danni” né “rispondere con durezza”. La risposta deve essere ragionata e a lunga scadenza sapendo che di Trump non ci si può fidare in nessun modo e quindi non si può pensare di dipendere dagli Usa. Quindi risposta unitaria europea, apertura verso altri mercati, indurre i consumatori a preferire i prodotti europei a quelli americani, gestione di una finanza più etica e magari cominciare a impostare un capitalismo più equo (ammesso che il capitalismo possa esserlo)
- Cosa dovrebbe fare l'Ue: tassare gli oligarchi del web Musk, Zuckerberg e Bezos colpendoli nei paesi dell'Unione in cui realizzano il fatturato. Incentivare gli investimenti in Ue limitando i flussi di capitale verso gli usa. Eliminare subito l'unanimità nei processi decisionali.
- Mi preoccupa l'inadeguatezza delle istituzioni europee, l'avanzata delle destre, l'erosione delle libertà, l'assuefazione e la manipolazione delle coscienze, la disuguaglianza, l'indifferenza al dolore e alla sopraffazione, la difficoltà del Pd a diventare un vero partito di massa e di sinistra… non era questa la vecchiaia che immaginavo di trascorrere. Forse non ho fatto abbastanza. Forse non era possibile fare di più
- Mi preoccupano le speculazioni multimiliardarie stimolate dal caos che sta creando Trump: che lo stia facendo pro portafoglio suo? Lo dirà, spero, la storia. Quale debba essere la risposta dell'Europa non ho le competenze necessarie per indicarla ma so che dovrà essere unitaria
Gli ultimi sondaggi
Nei nostri ultimi sondaggi abbiamo interrogato i nostri lettori su vari temi. La settimana scorsa abbiamo chiesto alle lettrici e ai lettori cosa ne pensano del differente trattamento riservato a Ilaria Salis e al ministro Crosetto su case occupate e affitti non pagati. In molti hanno evidenziato una stortura sottolineando il doppiopesismo della destra di governo.
Abbiamo chiesto ai nostri lettori cosa ne pensano del divieto di asterischi e schwa vietati a scuola. Le risposte si sono rivelate molto variegate e hanno stimolato un dibattito sul tema.
Abbiamo chiesto loro anche se introdurre corsi di educazione all’affettività all’interno dei programmi scolastici potrebbe essere utile nel contrasto alla violenza e alle discriminazioni. O se vedono un rischio, come sottolinea Pro-Vita, «di un indottrinamento ideologico Lgbt». Tutti sarebbero a favore, ecco cosa ne pensano.
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