Nessuna sorpresa: Paul Pogba è risultato positivo al testosterone anche alle controanalisi effettuate al laboratorio dell’Acqua acetosa. Il centrocampista francese della Juventus andrà così incontro a una lunga squalifica per doping dopo la positività riscontrata al termine della partita di campionato Udinese-Juventus disputata il 20 agosto.

La possibile sanzione

L’ex punto fermo della nazionale transalpina rischia fino a quattro anni di stop. Nei prossimi giorni, comunque, i legali presenteranno la memoria difensiva che punterà sull’assunzione involontaria della sostanza vietata. Si prospetta comunque una sanzione di un paio di anni. 

«Umanamente mi dispiace per Paul», ha commentato a caldo l’allenatore juventino, Massimiliano Allegri, parlando alla vigilia del derby in programma domani contro il Torino. Un argomento che nello spogliatoio avrebbero evitato volentieri a poche ore da una partita molto importante.

La rescissione del contratto

La vicenda sembra l’ultimo atto di Pogba in bianconero: la strada più scontata appare quella della rescissione del contratto da 8 milioni di euro all’anno, siglato all’inizio della scorsa stagione. Il nodo è però relativo agli sgravi previsti dal bonus Crescita per gli atleti. La società potrebbe dover pagare una penale se ha beneficiato della misura.

Tutti aspetti che saranno vagliati dal punto di vista giuridico nelle prossime settimane. Resta una certezza: la seconda esperienza di Pogba alla Juve termina nel peggiore dei modi. Il ritorno del francese è stato pressoché impalpabile a causa dell’infortunio al ginocchio, e della conseguente operazione, che lo ha tenuto a lungo ai margini della squadra nell’ultimo campionato. Ora la tegola del doping.

© Riproduzione riservata