José Luis Palomino è stato assolto dal Tas di Losanna dall’accusa di Doping. Il difensore dell’Atalanta era stato trovato positivo alla sostanza Clostebol durante un test eseguito nel ritiro della squadra nel luglio del 2022.

Palomino era già stato assolto dal tribunale internazionale antidoping secondo cui aveva assunto la sostanza involontariamente. La difesa, infatti, aveva adottato la tesi secondo cui il giocatore del club bergamasco aveva assunto la sostanza in maniera accidentale, anche tramite contaminazione. Infatti, lo steroide Clostebol si può trovare anche in pomate e spray a effetto cicatrizzante che possono essere usate anche da persone comuni come amici o famigliari.

All’epoca Palomino aveva saltato 13 partite con l’Atalanta (circa quattro mesi di stop) e non venne convocato neanche dall’Argentina per i mondiali in Qatar. 

A novembre dello scorso anno, dopo la prima assoluzione, l’agenzia antidoping italiana (Nado) aveva fatto ricorso al Tas di Losanna. Ma anche qui il calciatore è stato ritenuto innocente in una sentenza che però questa volta è definitiva e inappellabile. Dopo 14 mesi di stop, il calciatore può tornare a disputare partite di Serie A. Resta da capire quali siano le intenzioni dell’Atalanta, che però fin dal primo momento aveva sostenuto Palomino.

Caso Pogba

Attualmente in Serie A c’è un altro caso di doping che coinvolge un giocatore di alto profilo. Si tratta del centrocampista della Juventus Paul Pogba. Il calciatore francese è stato trovato positivo al testosterone sintetico, sostanza che non si trova in pomate o spray come Palomino.

Al momento la Juventus è in attesa del risultato delle controanalisi a cui si è sottoposto il giocatore e sarebbe anche disposta ad annullare il contratto a Pogba.

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