- In un convegno del 1984 su «Comunicazione e droga», Giuseppe De Rita, a capo del Censis, notava come, quando i giornalisti parlavano di “droga” lo facessero sempre usando toni allarmistici.
- Da allora assai poco è cambiato da un punto di vista dello stile dell’informazione, anche se i quotidiani, di sostanze, se ne occupano molto meno e solo in relazione a fatti di cronaca.
- Tutti hanno raccontato della “polvere bianca” trovata nell’appartamento dell’attore Libero De Rienzo. Un tipo di comunicazione che descrive ancora chi fa uso di sostanze come un emarginato dalla società.
In un convegno del 1984 su «Comunicazione e droga», Giuseppe De Rita, a capo del Censis, notava come, quando i giornalisti parlavano di “droga” lo facessero sempre usando toni allarmistici, sebbene «da anni fosse dimostrato che non solo non serviva a niente ma fosse anzi dannoso poiché utile soltanto a diffondere paure e pregiudizi che certo non hanno mai aiutato a risolvere il problema». Da allora assai poco è cambiato da un punto di vista dello stile dell’informazione, anche se i quotidian



