«Sono preoccupato, spaventato». Così Filippo Anelli, presidente della federazione degli Ordini dei medici (Fnomceo) in un'intervista al Corriere della Sera, spiega la sua richiesta di un lockdown generalizzato. «Se continua così», spiega, «il Servizio sanitario nazionale non può farcela. Ogni posto letto dedicato al Covid viene tolto ai malati con altre patologie, volgarmente chiamate ordinari. Altro che ordinari. Hanno tumori del pancreas, ictus, gravi cardiopatie. Già adesso ci sono ritardi accumulati e migliaia di pazienti finiranno in coda».

Sulle fasce divise per colori, commenta: «Possono anche essere efficaci e spero con tutto il cuore, da medico e cittadino, che questo sistema riesca a rallentare la velocità dell'epidemia che mette paura. Non è però stato sicuramente efficace il modo in cui è stato spiegato alla gente il significato delle zone con i colori. Gli italiani non hanno capito che finire in zona gialla, dove le misure di mitigazione sono meno strette che nelle arancioni e rosse, non equivale a poter fare il comodo proprio. Le immagini dei centri storici affollati sono raccapriccianti. È la riprova che la gravità della situazione del nostro Paese non è stata compresa. Il peggio deve ancora venire».

Secondo Anelli, il momento peggiore sarà «fra Natale e l'inizio del 2021, quando i casi di influenza si sommeranno a quelli di Covid e i pronto soccorso saranno pieni di persone con gli stessi sintomi e la paura di aver preso il coronavirus. Noi siamo ancora in tempo per evitare tutto questo con un lockdown esteso a tutta Italia, della durata di un mese. L'alternativa è che il servizio sanitario alzi bandiera bianca».

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