Per il secondo giorno di fila gli incendi insistono sull'isola greca di Creta. Le fiamme stanno infuriando nel comune di Ierapetra nel sud-est dell'isola, nella provincia di Lasithi.

Secondo i vigili del fuoco il grande incendio, che si sposta a seconda della direzione dei venti, si è “diviso” in tre fronti, concentrati intorno a Ferma, Achlia e Schinokapsala.

Le autorità hanno provveduto a evacuazioni di massa di hotel, camere in affitto e abitazioni nel comune di Ferma dopo che venti di burrasca hanno fatto sì che le fiamme si diffondessero rapidamente verso sud. Finora, secondo il presidente dell'Associazione albergatori di Ierapetra e del sud-est di Creta, Giorgos Tzarakis, circa 5.000 persone sono state evacuate dai villaggi e dalle zone turistiche, soprattutto visitatori stranieri.

Centinaia di residenti e visitatori di queste zone, nonché di Agia Fotia, Galini e dell'insediamento di Koutsounari, sono stati trasferiti seguendo le istruzioni delle autorità e i due messaggi inviati tramite il 112 e ospitati in strutture alberghiere in altre zone, mentre una parte dei residenti e dei visitatori ha trascorso la notte nella palestra coperta di Ierapetra, aperta per offrire un riparo sicuro.

Secondo i media locali, nella struttura si sono accampate fino a mille persone, tra cui anche molti bambini, accolti con acqua, cibo, sacchi a pelo e lenzuola portati dai cittadini. Alcuni residenti sono poi stati trasferiti in alloggi vuoti nel nord dell’isola; una trentina di persone rimane attualmente nella palestra.

I servizi medici di emergenza sono in stato di massima allerta. Sono operative otto ambulanze, che finora hanno trasportato all'ospedale generale di Ierapetra tre cittadini con problemi respiratori, due cittadini con ferite lievi e un cittadino con problemi di mobilità. In alcuni casi è stato necessario l’intervento delle autorità per salvare persone intrappolate in casa. A Ayia Fotia, due persone bloccate in spiaggia sono state soccorse via mare con l’aiuto della Guardia Costiera.

Secondo i servizi di emergenza, il fronte dell'incendio si estende ora per almeno sei chilometri, rendendo sempre più difficile il contenimento. Un denso fumo ha avvolto una vasta area, riducendo in alcuni punti la visibilità quasi a zero. Il fumo si è spinto fino alla spiaggia di Makry Gialos, a dieci chilometri da Achlia.

Nell’insediamento di Agia Fotia si registrano abitazioni e immobili in affitto distrutti, la zona è senza corrente elettrica. La strada principale è stata chiusa dalla polizia, che ha invitato residenti e visitatori a evitare ogni spostamento non essenziale a causa della pericolosa qualità dell’aria, del caldo estremo e della caduta di cenere.

Il vicegovernatore di Lasithi, Yannis Androulakis, ha confermato che ci sono segnalazioni di proprietà bruciate, ma al momento non se ne conosce il numero preciso. Le fiamme hanno bruciato per tutta la notte terreni agricoli, boschivi e uliveti.

Il portavoce dei vigili del fuoco greci, Vasilis Vathrakogiannis, ha dichiarato che sono impegnati sul posto 230 vigili del fuoco, con 46 veicoli, 13 unità da escursionismo e 10 elicotteri, mentre continuano ad arrivare rinforzi anche da Atene.

Le operazioni sono rese complicate dalle raffiche di vento che, con una forza fino a 9 Beaufort, creano nuovi focolai in continuazione.

Non risultano italiani in difficoltà per l’incendio: una sola cittadina italiana è stata evacuata ieri e ha lasciato Creta con mezzi propri.

«Alle 2 del mattino abbiamo visto l’incendio, c’era molto fumo, ci siamo spaventati e siamo fuggiti», ha raccontato una dipendente di un hotel dell’area. «È terribile vedere le fiamme avvicinarsi, senti di essere in pericolo di vita».

Un’altra testimonianza arriva da Francesca, italiana residente a Creta da oltre dieci anni: «I miei zii vivono a Koutsounari. Alle 16 le fiamme sono divampate, alle 20 è arrivato l’ordine di evacuazione. Sono fuggiti sulla spiaggia. Hanno avuto paura, ma ora la situazione sembra migliorare».

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