La vicenda che ha coinvolto il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove nel veglione di Capodanno ha scatenato una forte ondata di indignazione ed è diventato a tutti gli effetti un caso politico. Scoppiato nella serata del 31 dicembre a Rosazza (Biella) dove alla festa dell’ultimo dell’anno a cui ha partecipato il sottosegretario Delmastro – la sorella è sindaca di Rosazza – è stato ferito accidentalmente con un colpo di pistola il genero di un uomo della sua scorta. La procura di Biella ha aperto un fascicolo per ricostruire l’accaduto. Emanuele Pozzolo, deputato di Fratelli d’Italia, ha ammesso che l’arma è sua e giura di non è essere stato lui a sparare. Attualmente è indagato per lesioni personali aggravate dall'uso delle armi.

Ma c’è un giallo sulla prova dello stub, il test per verificare le tracce di polvere da sparo sul corpo e sui vestiti. Inizialmente Pozzolo si sarebbe appellato all’immunità parlamentare per sottrarsi all’accertamento, rifiutando di consegnare i vestiti. Successivamente avrebbe acconsentito a sottoporsi al test, ma solo il mattino successivo, intorno alle 7.25. Cioè, circa sei ore dopo il fatto. 

Inoltre la prefettura di Biella revocherà il porto d'armi per difesa personale del deputato. L'arma è stata già sequestrata la notte dell'1 gennaio all'arrivo dei carabinieri.

«Io sono basito. Gli ho detto di venire, ma mai avrei immaginato che portasse una pistola. E poi poteva andare in ventimila posti e invece è venuto proprio lì... Se l’avessi immaginato gli avrei detto di non venire» ha detto Delmastro in un’intervista a Repubblica. «Sono basita, senza parole, per me è un fatto assolutamente incredibile. Non potevo minimamente immaginare una cosa del genere», ha detto la sorella Francesca Delmastro, sindaca di Rosazza.

Le reazioni

Intanto si moltiplicano da parte delle opposizioni le richieste di dimissioni, non solo di Pozzolo ma anche del sottosegretario Delmastro, e di una presa di posizione da parte della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. 

«Il sottosegretario che fa dossieraggio contro l’opposizione affidando le notizie riservate al collega Donzelli, il senatore che presenta una proposta di legge che mette i fucili in mano ai sedicenni e il deputato che va in giro armato, non sono solo “sfortunati” come dichiara Delmastro oggi in una pregevole intervista, ma racconta molto delle abitudini di chi oggi guida il paese». È la reazione della deputata del Partito democratico Debora Serracchiani.

Sul caso è intervenuto anche il leader di Italia Viva, Matteo Renzi. «Che ci fanno gli agenti della scorta al cenone? E i parenti degli agenti della scorta? E soprattutto: ma perché portare le pistole alla festa di capodanno in presenza di deputati e di membri del governo? Quella della Meloni non è una classe dirigente: sono inadeguati, incapaci, impresentabili. E pericolosi, innanzitutto per se stessi. Se questo è il modo con il quale iniziano l'anno, figuratevi cosa potrà accadere in questo 2024. In attesa che tolgano il porto d'armi al deputato pistolero, mi auguro che Delmastro se ne vada il prima possibile dal governo».

La segretaria del Pd Elly Schlein è stata tra le prime a esprimersi sull’accaduto. «Quando ho concluso il mio intervento sulla manovra venerdì scorso dicendo che vorremmo i giovani avessero nelle loro mani il futuro, e non i fucili, pensavo alla scellerata proposta di un senatore di Fratelli d’Italia di farli imbracciare già ai sedicenni. Non potevamo immaginare che la passione per le armi del partito di Giorgia Meloni fosse tale che i deputati se le portano cariche alle feste di capodanno con i sottosegretari. Poi però succede che quell’arma finisce in mano a qualcuno, parte un colpo e ferisce il genero di un agente della scorta assegnata al sottosegretario Delmastro. Sì, proprio lo stesso che passava informazioni riservate al suo coinquilino per usarle contro l’opposizione. Questi incapaci sono un pericolo per la sicurezza di quelli che hanno intorno, figurarsi per quella nazionale». 

«Giorgia Meloni chiarisca subito quali provvedimenti intende prendere nei confronti del deputato Pozzolo di Fratelli d’Italia che va alle feste con la pistola carica in tasca, che finisce per ferire una persona», ha aggiunto.

«Siamo allibiti e senza parole. Com’è possibile che un deputato di FdI partecipi con una pistola ad un veglione di capodanno insieme al sottosegretario alla giustizia Delmastro e si sfiori la tragedia per un colpo partito da quella pistola? Pretendiamo spiegazioni immediate», ha detto invece Piero De Luca, capogruppo del Pd in commissione Politiche Ue della Camera.

Il caso dei Tg

Sandro Ruotolo, responsabile informazione della segreteria nazionale del Partito democratico, ha sottolineato come la notizia abbia ricevuto poca copertura mediatica nei telegiornali serali. «La ignorano quasi i telegiornali della sera, nascondono la sparatoria di fine d'anno alla festa del sottosegretario Delmastro e del deputato Pozzolo di Fratelli d'Italia eppure in queste ore gli esponenti della destra si sono indignati per i botti, gli spari e i feriti in strada e non dicono ancora nulla sul colpo sparato dalla pistola del deputato che ha ferito un parente di un agente di scorta del sottosegretario alla giustizia?», dice Ruotolo. «Abbiamo bisogno che la Rai torni ad essere servizio pubblico, a dare cioè le notizie e l'opinione pubblica ha il dovere di conoscere vizi privati che privati non sono della destra che governa il nostro paese».

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