L’astensionismo è una malattia del sistema democratico. La politica però non vuole curarla. Ventenni e trentenni credono nell’importanza del voto ma si sentono esclusi
«Il voto è un dovere civico ma prima di tutto un diritto, servono le condizioni per poterlo esercitare». La testimonianza di Sofia, 22 anni, fa parte dei 37.048 voti raccolti da 20e30, associazione per la partecipazione civica dei giovani, e Factanza Media. Il progetto “Vota per il partito del non-voto” vuole mandare un messaggio alla politica, alle porte di un’elezione in cui si stima l’astensionismo oltre il 50 per cento. «Abbiamo voluto dare un nome e un volto agli astensionisti», spiega Matt



