Aumentano del 3 per cento le donazioni di organi in Italia. Una crescita che fa arrivare al 68,9 la percentuale di chi acconsente alla donazione. Un record per il nostro paese.

  • I dati sono emersi dall’Indice del Dono, un rapporto compilato dal Centro nazionale trapianti, che riporta le dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e tessuti registrate nel 2021 nel momento delle emissioni delle carte d’identità nelle anagrafi dei 6.845 comuni in cui il servizio è attivo. Durante la richiesta del documento, infatti, viene chiesto al cittadino o alla cittadina se acconsente alle donazioni o meno. 
  • Nella “gara” interna, la città con oltre 100mila abitanti più disponibile è stata Trento, che precede Verona e Livorno. Nella top ten anche Ferrara, Cagliari, Sassari, Padova, Vicenza, Perugia e Firenze. Tra i piccoli comuni, invece, il primo posto è stato conquistato da Geraci Siculo, un centro nella città metropolitana di Palermo con circa 1.800 abitanti. A contribuire al primato del comune siciliano è stata la vicenda di Marta Minutella, una bambina di 11 anni scomparsa nel marzo 2021 per leucemia. I genitori avevano chiesto di poter donare i suoi organi, ma il prelievo non era stato possibile a causa della patologia della bambina. Per questo i due avevano firmato solo simbolicamente i documenti della donazione. Un gesto che ha scosso la popolazione del posto, tanto che se nel 2020 chi si opponeva alla donazione era il 58 per cento, un dato che nel 2021 è crollato al 4,6 per cento.
  • L’anno scorso si è quindi registrato un record, un aumento del 3 per cento rispetto al 2020 e un indice del dono medio di 59,23/100 (quando l’anno scorso era stato 52,86). Nel calcolo dell’indice vengono presi in considerazione anche le astensioni e il numero delle carte d’identità emesse. L’Indice è stato diffuso in occasione della 25a Giornata nazionale della donazione che sarà il 24 aprile. Al momento le dichiarazioni di volontà depositate nel Sistema informativo trapianti sono 12,7 milioni, di cui 9,2 milioni di sì e 3,5 di no. Le persone in lista di attesa per un trapianto sono 8.500 mentre l’anno scorso ne sono stati effettuati 3.778 grazie alla disponibilità di 1.725 donatori d’organi.,

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