«Un miliardo circa su Porto Empedocle per attrezzare la Sicilia a ricevere navi gasiere e dare flessibilità di fornitura di gas». È l’annuncio dell’amministratore delegato di Enel, Franscesco Starace.

  • L’investimento era «stato messo in naftalina sette anni fa da parte dei governi precedenti», ha detto Starace durante un evento organizzato dall’associazione Merita.
  • Il terminale di rigassificazione disponeva di «tutti i permessi». Per sette anni, la società dell’energia elettrica li aveva rinnovati «anno per anno, aspettando che ci fosse finalmente il via libera».

  • Il progetto del rigassificatore è tornato in auge con lo scoppio della guerra in Ucraina e la conseguente necessità di risorse energetiche da produttori diversi dalla Russia. Non tutti però sono convinti. Dal 2018 esiste un comitato che si oppone all’opera, composto da cittadini e associazioni ambientaliste, come Legambiente, Italia Nostra e MareAmico.

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