- L’Europeo policentrico è stato anche la manifestazione calcistica che nella storia è stata maggiormente segnata da polemiche di carattere politico e simbolico. Per il presidente Uefa, chiuderla è quasi un sollievo.
- Restano però irrisolte le questioni che minano una leadership debole, in difficoltà nel costruire alleanze sul fronte interno e nell’arginare le mire imperiali del capo del calcio mondiale, Gianni Infantino.
- Ancora una volta è stata una fase finale priva di stelle. I protagonisti annunciati sono usciti quasi subito. Il calcio è dominato sempre più dai club, che per le star globali sono il vero riferimento.
Mai più un Europeo itinerante. Parole di presidente dell’Uefa a 48 ore dalla conclusione della kermesse, esternate nel corso di un’intervista concessa a Bbc. Pronunciate pure in modo fermo e con quell'inglese un po’ legnoso che rende un suono ancora più perentorio al senso delle cose. Alla vigilia della finale fra Inghilterra e Italia (in programma domani alle 21 a Wembley) l'avvocato Aleksander Ćeferin è stato tassativo. Almeno fino a che sarà lui il capo del calcio europeo, il format police



