I fatti risalgono al 2021. Solo ieri il meloniano era stato perquisito nell’ambito della vicenda Cocci per la quale è indagato per diffamazione e revenge porn
Il meloniano Claudio Belgiorno, ex consigliere comunale a Prato in quota Fdi, ha ricevuto l’avviso conclusione indagine dalla procura guidata da Luca Tescaroli.
Indagato, come emerso ieri, per diffamazione e revenge porn nell’ambito della vicenda Cocci, oggi nei suoi confronti arriva una nuova grana giudiziaria.
Il 415bis, che di solito prelude al rinvio a giudizio, gli è stato notificato in riferimento a una vecchia storia. I fatti risalgono al 2021 e l’accusa è quella di truffa ai danni dello Stato: Belgiorno, in qualità di consigliere comunale all’epoca, avrebbe indotto in errore l’amministratore unico della Mi Piace Eventi s.r.l., azienda presso la quale era assunto, attestandogli, falsamente, di avere partecipato alle riunioni di Gruppo Consiliare del partito Fratelli D’Italia, al quale era iscritto.
«In tal modo avrebbe indotto in errore il proprio datore di lavoro, così inducendolo a porre in essere degli artifici e raggiri, consistiti nel presentare al Comune di Prato una richiesta di rimborso di trentadue ore per attività politica in realtà non eseguita, che, per l’effetto, induceva in errore l’ente locale, determinadolo a erogare una somma complessivamente pari a circa 1.200,00 euro, conseguendo in tal modo un ingiusto profitto di tale importo con pari danno per le risorse finanziarie del comune», si legge nella nota della procura.
Le indagini sono coordinate dal nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza.
Solo ieri l’esponente di Fratelli d’Italia era stato perquisito per la storia dei presunti ricatti al collega Tommaso Cocci, ritiratosi dalla corsa elettorale. Come scritto da Domani a casa di Belgiorno gli inquirenti hanno trovato una lettera anonima delatoria priva di affrancamento. Elemento sospetto o prova regina della trappola tramata alle spalle dell’astro nascente della destra toscana?
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