Al via l’undicesima edizione del Festival della Comunicazione che si terrà a Camogli da giovedì 12 a domenica 15 settembre. Il tema scelto quest’anno dai vertici dell’organizzazione è “Speranze”. Sono previsti quattro giorni di grandi appuntamenti tra lectio, spettacoli, dialoghi e laboratori. Sarà presentato anche il primo libro edito dal Festival e gli appuntamenti saranno visibili in diretta streaming su La7. Durante l’evento sarà consegnato anche un premio a Gerry Scotti. Saranno affrontati i grandi temi d’attualità dell’economia, della società e dei media. 

Tra gli ospiti ci sono tanti personaggi del mondo dello spettacolo, ma anche intellettuali, scrittori e giornalisti. Tra questi Antonio Scurati, Elena Stancanelli, Massimo Giannini, Beppe Severgnini e Michela Ponzani, editorialista del nostro quotidiano. 

Federico Fubini con Michela Ponzani discuterà sul “Perché l’Italia ha bisogno di eroi e perché li dimentica”. Ponzani con Mirella Serri discuteranno sul palco a proposito di “Scelte di libertà” nel dopoguerra delle donne tra speranze e delusioni. Infine, l’editorialista di Domani parteciperà alle tre rassegne stampa del mattino insieme a Luca Bottura, Pierluigi Pardo e David Parenzo. 

«Quando grandi personalità provenienti da mondi anche distanti, con punti d'osservazione unici, conoscenze, esperienze e storie diverse si incontrano, le intuizioni si trasformano in idee, si materializza l'inaspettato e si aprono nuovi orizzonti possibili. È quello che ogni anno succede a Camogli, è il modo con cui il Festival della Comunicazione guarda al futuro e alimenta le speranze», racconta il direttore del Festival Danco Singer. «In un momento storico in cui, dai luoghi più distanti a quelli più prossimi, aumentano i motivi di preoccupazione, il nostro modo di offrire speranza passa attraverso la cultura in tutte le sue forme, attraverso il dialogo, il confronto e la riflessione, per una festa della cultura che guardi al futuro con atteggiamento costruttivo, proattivo, concreto e positivo».

Secondo la direttrice del Festival Rosangela Bonsignorio: «In un momento così drammatico, in cui sembra di essere ritornati indietro di secoli con scenari apocalittici di epidemie, guerre e carestie, non dovremmo preoccuparci solo di ciò che abbiamo sbagliato, ma di quanto è ancora possibile fare».

Il festival è una grande opportunità anche per il sindaco di Camogli: «Rafforzerà il prestigio conquistato in dieci anni, diventando un punto di riferimento a livello nazionale per chi desidera assistere a incontri culturali unici con personalità di primo piano. L’edizione 2024 si presenta con la forza e l’ambizione di essere un tassello sempre più importante dell’offerta culturale e di promozione turistica, per Camogli e la nostra Regione», ha detto Giovanni Anelli. «Il tema Speranze è drammaticamente attuale e importante per il nostro tempo, per questo sono sicuro che quanto proposto lascerà un ricordo indelebile nella mente e nel cuore di chi vorrà essere presente».

© Riproduzione riservata