In un anno, le richieste di informazioni sul fine vita arrivate al “Numero bianco – Infoline Soccorso civile” e alla email dell’Associazione Luca Coscioni sono state 16.035. Una media di 44 al giorno, il 14 per cento in più rispetto all’anno precedente. 

Il servizio, attivo ogni giorno al numero 0699313409 è coordinato da Valeria Imbrogno, la compagna di dj Fabo, Fabiano Antoniani, che nel 2017 era andato in Svizzera per poter ricorrere al suicidio assistito, dopo che nel 2014 è rimasto tetraplegico e affetto da cecità permanente a causa di un incidente stradale. La sentenza della Corte costituzionale che ha aperto in Italia la possibilità di accedere a determinate condizioni al suicidio assistito è nata proprio dal caso di dj Fabo. Il Numero bianco fornisce orientamento su temi come eutanasia, suicidio medicalmente assistito, testamento biologico, interruzione delle terapie e sedazione palliativa profonda.

Negli ultimi dodici mesi la maggior parte delle richieste hanno riguardato eutanasia e suicidio medicalmente assistito, circa 5 al giorno. Più di una al giorno ha invece richiesto informazioni sull’interruzione delle terapie e la sedazione palliativa profonda. 580 persone hanno posto domande pratiche per accedere alla morte volontaria medicalmente assistita, in Svizzera o in Italia. Il 51 per cento sono donne e 49 uomini. In aumento rispetto all’anno scorso, quando erano 533.

Secondo l’associazione, molte domande riguardano la possibilità di accedere al suicidio assistito in Svizzera o tramite i percorsi giuridici previsti dalla sentenza 242/2019 della Corte costituzionale. In assenza di un quadro normativo definito sul tema, il servizio continua a svolgere un ruolo informativo che di fatto sostituisce quello delle istituzioni pubbliche.

La provenienza geografica

Sulla base dei dati forniti da chi ha contattato il servizio, l’associazione Coscioni ha prodotto una stima regionale ponderata per popolazione, per capire da quali parti d’Italia arrivano la maggior parte delle richieste. I dati mostrano forti differenze territoriali.

La Liguria è la regione con il maggior numero per abitante: 48 ogni 100mila residenti, seguita dal Lazio, dove sono 43 su 100mila. Dalla Toscana e dal Friuli Venezia Giulia sono 35, da Umbria, Lombardia ed Emilia-Romagna, 33 ogni 100mila residenti. In fondo alla classifica si trovano principalmente le regioni del sud: Basilicata e Calabria (12), Sicilia (14), Abruzzo (15) e Puglia (16).

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