Questa mattina, Giuseppe Giulietti, presidente della Federazione nazionale della stampa italiana, e Raffaele Lorusso, segretario generale Fnsi, hanno fatto visita alla redazione di Domani per esprimere sostegno al direttore Stefano Feltri e ai giornalisti che si sono occupati della «mattanza» avvenuta il 6 aprile 2020 nel carcere Francesco Uccella di Santa Maria Capua Vetere, dopo le critiche ricevute.

«Quelle critiche sono infondate», osservano i vertici della Federazione, precisando che Domani ha fatto bene, insieme ad altre testate, a diffondere quei video, dando loro la giusta visibilità, «nel pieno rispetto del diritto dei cittadini a essere informati».

Un diritto all’informazione da cui, invece, nei giorni scorsi, ha preso le distanze il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Carlo Verna, che si è invece appellato alla «responsabilità» professionale e alle norme deontologiche, a suo dire violate, proprio per aver divulgato nomi e volti degli agenti, esponendoli a «rischi personali».

In risposta a questo, Lorusso e Giulietti hanno affermato che «polemiche e lezioni sull’opportunità di pubblicare i video nulla hanno a che vedere con le regole basilari della professione giornalistica, ma rispondono evidentemente ad altri interessi».

Una notizia è tale, da manuale, se è di interesse pubblico e ha rilevanza sociale. Requisiti che i fatti di Santa Maria Capua Vetere hanno.

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