- Colpo di scena durante l’interrogatorio del commercialista Michele Scillieri, presso il quale era stata domiciliata nel 2017 la Lega per Salvini premier, durante il processo per peculato all’imprenditore Francesco Barachetti nell’ambito dell’inchiesta sui fondi distratti alla fondazione regionale Lombardia film commission
- Il commercialista si è rifiutato di rispondere a una domanda su eventuali soldi ricevuti dalla Lega dicendo di avere ricevuto minacce negli ultimi giorni, anche dopo aver iniziato a testimoniare in questo processo
- Scillieri aveva già raccontato ai magistrati di aver ricevuto minacce dopo aver iniziato a collaborare nel settembre del 2020. Intimidazioni sulle quali si stanno ancora compiendo accertamenti
Emettere una fattura nei confronti della Lega di Matteo Salvini o a sue propaggini come la Pontida Fin può essere attività decisamente rischiosa. Talmente tanto da non poterne parlare con serenità neanche in un’aula di tribunale nella quale si è chiamati a testimoniare. È quel che è successo al commercialista Michele Scillieri durante il processo a Francesco Barachetti, l'imprenditore edile legato ai commercialisti della Lega Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni, recentemente condannati in primo g



