Il giudice ha confermato l’aggravante della matrice politica nell’omicidio di Walter Luebcke, membro del partito di Angela Merkel che era favorevole all’accoglienza dei migranti
La Corte d'appello di Francoforte ha condannato il 47enne Stephan Ernst all'ergastolo per aver assassinato Walter Luebcke, il presidente del distretto di Kassel della Cdu, ucciso il 2 giugno del 2019.
Un coimputato, Markus Hartmann, che era stato accusato di essere complice nell'omicidio e di aver presumibilmente aiutato Ernst nell'addestramento alle armi, è stato scagionato dall'accusa di complicità. È stato condadnnato invece per possesso di armi, ricevendo una pena sospesa di un anno e mezzo.
Luebcke fu ucciso nella sua abitazione con un colpo di pistola alla testa sparato a distanza ravvicinata. Il suo omicidio aveva shockato il paese ed è considerato il primo di matrice neonazista verificatosi in Germania dalla Seconda guerra mondiale. Luebcke aveva più volte espresso una politica a favore dei migranti e aveva accolto con positività la decisione di Angela Merkel di riaprire i confini nel 2015. Una linea politica che aveva attirato contro di lui l’odio e le minacce dell’estrema destra tedesca e quelle del suo assassino. Stephan Ernst, infatti, ha iniziato a seguire Luebcke e a tracciarne i movimenti dal 2016. In quegli anni decide anche di esercitarsi nell’uso delle armi insieme al suo amico Hartmann, fino a quando ai primi di giugno del 2019 uccide Luebcke nel terrazzo della sua casa.
Ernst era già conosciuto alle forze di polizia tedesche perché è accusato di aver pianificato un attentato bomba contro un centro accoglienza nel 1993 e per aver accoltellato un richiedente asilo iracheno nel 2016.
La Germania si trova a contrastare nuovamente il neonazismo dopo i recenti attentati sanguinari, tra cui quello alla sinagoga di Halle avvenuto nel 2019 in cui morirono due persone e la sparatoria nel centro di Hanau in cui morirono nove migranti.
Il ministro dell’Interno Horst Seehofer aveva dichiarato che l’estrema destra è la più pericolosa minaccia alla sicurezza del paese.
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