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Gli olivocoltori sono rimasti soli con la Xylella

Illustrazione Bearice Maffei
Illustrazione Bearice Maffei
  • Clima e Xylella sono i due grandi fattori che possono incidere sulla prossima stagione olivicola nazionale, che nell’ultimo anno ha registrato un calo del 37 per cento.
  • In Puglia, regione dove si produce il 50 per cento dell’olio nazionale, la xylella continua ad infettare alberi: se non viene fermata potrebbe distruggere l’intera olivicoltura regionale in 5 anni.
  • Le recenti piogge sono di buon auspicio in vista dell’estate ma preoccupa l’impennata del 47 per cento dei prezzi dell’olio. Perciò è alto il rischio di concorrenza sleale da parte dei Paesi extra-Ue.

Clima e Xylella. Sono queste le due variabili che possono incidere in modo pesante sulla produzione di olio nazionale e sulla prossima stagione, che partirà da fine estate. Un tragico bilancio Il bilancio dell’ultimo anno è stato tragico: secondo Coldiretti l’annata si è conclusa con un calo del 37 per cento della produzione di olio, rispetto all’anno precedente, e un crollo a 208 milioni di chili di produzione, contro i 329 dell’annata precedente. Se le piogge delle ultime settiman

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