Oggi è il 30esimo giorno in Ucraina. Il conflitto è scoppiato quando lo scorso 24 febbraio il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato l’inizio di una “operazione militare speciale” nel paese. Domani segue le notizie della giornata con un liveblog costantemente aggiornato.

Cosa c’è da sapere

  • Nella notte, le forze ucraine sono state attaccate nella regione Dnipropetrovsk, mentre la Russia ha condotto due attacchi missilistici alla periferia della città di Dnipro. Nelle prime ore del mattino attacchi misssilistici anche contro Irpin, a nord della capitale. 
  • Ieri, il presidente americano Joe Biden ha fatto sapere che la Nato risponderà ad attacchi chimici se Mosca dovrà farne uso. Oggi Biden visiterà le truppe americane stanziate in Polonia.
  • Secondo informazioni dello Stato maggiore ucraino, alcune unità militari russe si starebbero ritirando da alcune aree, tornando oltre il confine russo dopo aver perso la metà dei propri effettivi. A un mese dall'invasione russa dell'Ucraina, le linee del fronte tra le due parti sono «praticamente congelate», ha detto Oleksiy Arestovych, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Secondo quanto riferisce lo Stato maggiore di Kiev, le forze russe continuano l'assedio di Kharkiv e Sumy, mentre alcune unità sembrerebbero prepararsi a una nuova offensiva contro Izyum, nella regione di Kharkiv.
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21.13 – L’Italia acquisterà due rigassificatori

«La questione importante è vedere se noi disponiamo dei rigassificatori e oggi ne abbiamo in funzione tre, di cui uno molto grande e gli altri due un po’ più piccoli. La disposizione che è stata data l'altro ieri al ministro Cingolani che l'ha trasmessa alla Snam è di acquistare altri due rigassificatori. Sostanzialmente sono navi galleggianti, non rigassificatori che sono sul terreno. Chiaramente per quelli ci vorrebbe piu' tempo». A dichiararlo è il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nella conferenza stampa al termine del vertice Ue a Bruxelles.

20.07 – L’intervento di Draghi nella conferenza stampa di Bruxelles

«Sono stati due giorni molto importanti. Ieri, prima il Consiglio Nato, il G7 e il consiglio europeo», ha detto il presidente del consiglio, Mario Draghi, al termine dell'Eurosummit a Bruxelles. «Sono stati fatti dei passi avanti verso decisioni da prendere insieme in un momento molto difficile».

«Per maggio avremo una proposta della Commissione europea sulla possibilità, quindi non è detto che ci sia la possibilità, di spacchettare la formazione del prezzo dell'energia elettrica da quello del gas. Che è un altro aspetto per il quale bisogna aspettare un rapporto del regolatore europeo».

«Il gas liquido si può comprare ovunque, quindi uno non è agganciato alla produzione russa, mentre il gas viene con i tubi. L'idea di mettere un tetto ai prezzi, segue lo stesso ragionamento dall'altra parte. Si può mettere perché il fornitore ha solo un cliente, quello che sta dall'altra parte del tubo, cioè l'Europa, che per inciso è il più grosso acquirente di gas naturale del mondo quindi ha un forte potere di mercato. Per questo la presidente von der Leyen ha proposto la possibilità di acquisti congiunti che vengono coordinati dalla commissione europea», ha detto il presidente del Consiglio Draghi.

«Si ha la sensazione che i progressi siano molto rapidi, entro un paio di settimane potremo presentare un piano di rigassificazione dettagliato».

Sul riarmo europeo ha detto: «Il 2 per cento è un impegno preso dal governo sedici anni fa e sempre confermato, senza grandi discussioni. Ora è tornato alla ribalta, perché più urgente, è venuta l'esigenza di iniziare a riarmarci. Che significa diverse cose, per l'Italia tutto ciò avviene all'interno della difesa europea, che è fondamentale per l'integrazione politica, perché la garanzia di una difesa europea è la garanzia che non ci faremo più la guerra».


19.02 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e quello turco Recep Tayyip Erdogan hanno avuto un colloquio telefonico. Zelensky ha fatto sapere di aver discusso »degli sforzi diplomatici, del rischio di una crisi alimentare e dei modi per prevenirla». Erdogan, da parte sua, ha detto di aver sottolineato l’impegno della Nato per la tutela dell’integrità territoriale del paese. 


18.52 – È stato colpito il centro di comando dell’aviazione ucraina a Vinnytsia. Lo riferiscono le forze armate ucraine. I missili hanno colpito «diversi edifici, causando danni significativi alla struttura», hanno riferito le autorità militari ucraine su Telegram, postando l'immagine del presunto centro di comando in macerie.


18.45 – Secondo fonti del Pentagono citate dal New York Times, le forze russe non hanno più il controllo di Kherson, la prima grande città che avevano conquistato dopo l’invasione. 


18.09 – Anche Spotify sospende i servizi in Russia alla luce della nuova legge sui media. La norma «restringe ulteriormente l'accesso all'informazione, elimina la libertà di espressione e criminalizza certi tipi di notizie» ha detto un rappresentante della società al Guardian. Una prospettiva che «mette a rischio la sicurezza dei dipendenti Spotify e potenzialmente anche i nostri ascoltatori».


18.08 – Al Consiglio europeo si continua a discutere di un possibile tetto a prezzo del gas da inserire forse già nelle conclusioni della riunione di oggi. La proposta, sostenuta anche dal presidente del Consiglio Mario Draghi, sarebbe un primo segnale politico cui far seguire entro maggio una proposta più dettagliata. 


17.32 – «In questi giorni notizie e immagini di morte continuano a entrare nelle nostre case, mentre le bombe distruggono le case di tanti nostri fratelli e sorelle ucraini inermi. L’efferata guerra, che si è abbattuta su tanti e fa soffrire tutti, provoca in ciascuno paura e sgomento». Lo ha detto il papa nell'omelia della celebrazione penitenziale. «Avvertiamo dentro un senso di impotenza e di inadeguatezza». Il papa ha consacrato Ucraina e Russia al Cuore immacolato di Maria. 


17.28 – Gli Stati Uniti non ricorreranno ad armi chimiche «in nessuna circostanza», indipendentemente da cosa farà la Russia in Ucraina. Lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan, chiarendo alcune dichiarazioni del presidente americano.


17.24 – Secondo fonti dello stato maggiore delle forze armate dell’Ucraina, citate dalla testata Ukrainskaya Pravda, «è in corso una campagna di propaganda tra il personale delle forze armate russe che cerca d'imporre l'idea che la guerra debba finire entro il 9 maggio 2022». Il 9 maggio la Russia celebra la vittoria dell’armata rossa sul nazismo. 


16.39 – Non c'è consenso tra Russia ed Ucraina sui quattro punti delle negoziazioni citati dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Lo ha affermato il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba. «In particolare, l'unica lingua di stato in Ucraina è e sarà l’ucraino. E in generale, la classificazione degli argomenti chiave in quattro o più punti non è corretta» ha detto il diplomatico. Secondo Kiev, i negoziati con la Russia sono «molto difficili. La delegazione Ucraina ha preso una posizione forte e non rinuncia alle sue richieste. Insistiamo, prima di tutto, su un cessate il fuoco, garanzie di sicurezza e integrita' territoriale dell'Ucraina».


16.22 – È necessario «fare di tutto per far fallire l'autocrazia» e per «difendere la democrazia». Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden a Rzeszow, in Polonia. «Vi dico grazie, grazie e grazie», ha detto Biden rivolto ai militari, dicendo che «la nostra presenza qui è un dovere».

Intanto, secondo Bloomberg, l’amministrazione Biden sta valutando il ricorso a ulteriori riserve petrolifere strategiche per far fronte alla volata dei prezzi del petrolio.


16.12 – La prossima settimana il decreto legge Ucraina arriverà al Senato: dopo i malumori del Movimento 5 stelle sull’aumento delle spese militari, per lunedì è prevista una riunione di maggioranza e non è escluso che il governo ponga la fiducia sul provvedimento. 


15.56 – La "liberazione" del Donbass è l'obiettivo su cui si concentreranno le forze russe in Ucraina. A dirlo è il ministro della Difesa di Mosca citato dalle agenzie russe. Intanto, il presidente americano Joe Biden ha raggiunto l’82esima divisione aviotrasportata a Rzeszow, in Polonia, dove si è recato insieme al Segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin e ad altri funzionari statunitensi.


15.36 – «Gli Stati Uniti stanno definendo i piani di risposta alla possibilità che la Russia scelga di colpire il territorio della Nato». A dirlo è stato il Consigliere per la sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan, parlando con i giornalisti a bordo dell'Air Force One diretto in Polonia, citato da Sky News. «E il presidente è stato il più chiaro possibile nel chiarire la sua determinazione assoluta a rispondere con decisione, insieme ad altri paesi membri della nostra alleanza nel caso in cui la Russia attacchi la Nato», ha aggiunto Sullivan, precisando che «ci sono altre misure per inasprire il peso delle sanzioni» che i Paesi potranno adottare.


15.22 – «Vediamo da parte dei colleghi ucraini la volontà di trascinare le trattative. Non hanno fretta, credono che il tempo stia lavorando per loro e dicono di avere molti centri decisionali con cui alcune decisioni devono essere coordinate». Lo ha detto il capo negoziatore di Mosca, Vladimir Medinsky.


15.02 – «De facto non stiamo facendo progressi sulle principali questioni politiche». Lo ha detto il capo negoziatore russo Vladimir Medinsky, secondo quanto riporta l'agenzia Interfax, a proposito dei colloqui tra Russia e Ucraina. Le posizioni stanno invece diventando «più vicine» su questioni secondarie, ha aggiunto.


13.55 –  «Purtroppo sull'economia italiana ed europea si sta abbattendo il costo della guerra di Putin, non il costo delle sanzioni. Esportavamo al massimo 7 miliardi verso la Russia e sarà colpito questo ammontare per il 15 per cento», ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. «Con la Cina parliamo e continueremo a parlare. Tutti possono giocare un ruolo importante per la pace. Per prima cosa bisogna arrivare a dei cessate il fuoco, che è il primo passaggio per una pace duratura. Serve sensibilizzare», ha detto il ministro Di Maio.


13.32 – Sono 3.725.906 i profughi ucraini fuggiti dalla guerra dallo scorso 24 febbraio. A dirlo è l’Unhcr che annuncia anche 6,48 milioni di sfollati interni e circa 12 milioni di persone rimaste bloccate nelle varie città ucraine per via dei combattimenti.  In Italia, sono giunti 65.350 profughi.


12.55 – Secondo l’Onu, il bilancio delle vittime civili in Ucraina ha superato quota mille. Le persone uccise sarebbero 1.035. Lo ha reso noto la responsabile della Missione di monitoraggio dei diritti umani delle Nazioni Unite in Ucraina, Matilda Bogner.


12.48 – L'Ucraina ha chiesto all'Unione europea di chiudere i suoi confini con Russia e Bielorussia, paese alleato di Mosca nell'invasione guidata dall'esercito russo. «Il ministero delle Infrastrutture propone all'Ue di bloccare completamente i collegamenti terrestri e marittimi con Russia e Bielorussia», ha detto su Telegram il ministero ucraino, giudicando queste «misure necessarie» per «fermare la fornitura al paese aggressore di beni a duplice scopo che possono essere utilizzato per scopi militari».


12.36 – Secondo quanto riporta il Guardian, il capo del team delle Nazioni Unite per i diritti umani in Ucraina ha reso noto che gli osservatori hanno avuto notizia dell’esistenza di fosse comuni a Mariupol. Una di queste conterrebbe 200 cadaveri. 


12.34 – Tiffany & Co non comprerà nuovi diamanti estratti in Russia. Lo riporta Bloomberg citando una dichiarazione della società. La decisione di Tiffany arriva dopo quella di Signet Jewelers, proprietario di Zales e Kay Jewelers.


12.17 – La premier estone Kaja Kallas ricorda la storia della sua famiglia, deportata dai sovietici in Siberia come tanti concittadini in quanto «elementi anti-sovietici». Secondo alcuni media, anche in queste settimane gruppi di cittadini ucraini delle province occupate sono stati deportati verso altre zone della Russia. 


12.14 – Secondo il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, la Casa Bianca vuole «distogliere l'attenzione» dai programmi chimici e biologici degli Stati Uniti in Ucraina con gli avvertimenti riguardanti un eventuale uso delle armi chimiche da parte della Russia.


11.53 – Dopo le dichiarazioni del presidente americano Joe Biden sulla risposta della Nato in caso di utilizzo di armi chimiche da parte della Russia, il Cremlino ha fatto sapere di star studiando le misure per rafforzare il suo fianco occidentale. Lo stesso presidente Vladimir Putin avrebbe dato l'ordine al ministro della Difesa Sergei Shoigu di occuparsi della questione: dovrà «lavorare e presentare proposte al Comandante Supremo in Capo sulle misure per rafforzare il fianco occidentale russo» ha detto Dmitri Peskov, il portavoce del Cremlino.


11.50 – Le nuove sanzioni approvate dagli Stati Uniti e che hanno colpito tra gli altri German Gref, ceo di Sberbank, la più grande istituzione finanziaria in Russia, '«non rappresentano una minaccia per il sistema bancario russo, né per Sberbank». Lo ha detto in conferenza stampa il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov.


11.27 – La Russia riprende i collegamenti aerei con Israele, Egitto e Turchia. Lo rende noto l'agenzia Interfax. I voli saranno gestiti dalla compagnia Rossija, controllata da Aeroflot. Tutti i voli di compagnie statali russe, esclusi quelli per la Bielorussia, erano stati interrotti dopo l’invasione russa dell'Ucraina. Il 7 aprile riprenderanno quelli per Israele e Turchia e il giorno dopo quelli per l'Egitto.


11.17 – Il Cremlino ha negato oggi qualsiasi violazione delle leggi internazionali sulle bombe al fosforo in Ucraina. «La Russia non ha mai violato alcuna convenzione internazionale» ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, rispondendo ai giornalisti circa le accuse di Kiev.

Secondo il ministro degli Esteri Sergei Lavrov l’occidente ha dichiarato una guerra ibrida totale alla Russia. «Una vera guerra ibrida, una guerra totale, è stata dichiarata oggi contro di noi. Questo termine, che è stato usato dalla Germania hitleriana, è stato ora pronunciato dai politici europei», ha detto Lavrov in occasione di una riunione.

Alcuni politici europei, ha aggiunto, non nascondono di voler «distruggere, abbattere, annientare e strangolare l'economia russa» ha detto. «Mentre vediamo questa illegalità delle sanzioni, è certamente chiaro che tutti quei valori che le nostre controparti occidentali ci hanno predicato per tutto il tempo, cioè la libertà di espressione, l'economia basata sul mercato, l’inviolabilità della proprietà privata e la presunzione di innocenza, non valgono un centesimo» ha detto Lavrov.


10.50 – Il Consiglio comunale di Mariupol ha reso noto che circa 300 persone sarebbero state uccise nell'attacco aereo russo al teatro della città dello scorso 16 marzo. «Testimoni oculari hanno riferito che circa 300 persone sono morte a causa del bombardamento dei giorni scorsi al teatro drammatico. Non vorremmo credere all'orrore di queste testimonianze, ma le parole di coloro che si trovavano all'interno dell'edificio al momento di questo atto terroristico dicono il contrario» si legge in un comunicato dell’ufficio stampa.


10.48 –  Un bombardamento russo su un centro medico a Kharkiv, nell’Ucraina orientale, ha provocato quattro morti e almeno tre feriti. Lo ha detto la polizia locali nella seconda città del Paese. «Sette civili sono rimasti feriti, quattro dei quali sono morti in un bombardamento», ha detto la polizia sul canale Telegram. 


10.38 –  Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan potrebbe parlare con l'omologo russo Vladimir Putin nei prossimi giorni per esaminare quanto è stato detto negli incontri di ieri durante il vertice Nato di Bruxelles. Lo fa sapere l’agenzia Anadolu secondo cui Erdogan oggi parlerà al telefono con l'omologo ucraino Volodymyr Zelensky e pianifica nel fine settimana o lunedì di dire al presidente russo di applicarsi per essere l'architetto dei prossimi passi da prendere per la pace. Sono quattro i punti su cui si cerca di mediare: Ucraina fuori dalla Nato, parziale disarmo, sicurezza collettiva e il permesso per l'uso della lingua russa.


10.23 – Il servizio ferroviario passeggeri tra Finlandia e Russia dei treni Allegro sarà sospeso da lunedì, ha affermato l'operatore finlandese VR Group. L'ultimo collegamento sarà il treno mattutino Allegro che partirà da Helsinki per San Pietroburgo domenica 27 marzo.


10.15 – L’Unione europea per diminuire la propria dipendenza in fatto di gas da Mosca punta sugli Stati Uniti. Nella conferenza stampa congiunta di questa mattina tra la presidente della Commissione Ursula von der Leyen e il presidente americano Joe Biden è stato annunciato un accordo per ottenere entro l’anno 15 miliardi di metri cubi di Gnl quest’anno con l’ambizione di arrivare a una fornitura annua di 50 miliardi di metri cubi. 

«L’impegno degli Stati Uniti a fornire all’Ue altri 15 miliardi di metri cubi di Gnl quest’anno è un grande passo (nella direzione dell'indipendenza energetica dalla Russia). Questo sostituirà la fornitura di Gnl che attualmente riceviamo dalla Russia. E guardando al futuro, l’Europa lavorerà per assicurare una domanda stabile di ulteriore Gnl statunitense almeno fino al 2030. Puntiamo a circa 50 miliardi di metri cubi all’anno» ha detto von der Leyen.


10.03 – L’ambasciatore della Federazione Russa in Italia, Sergey Razov, depositerà un esposto che ipotizza per istigazione a delinquere e apologia di reato per un articolo del quotidiano La Stampa. «Questo articolo d'autore considerava la possibilità dell'uccisione del presidente della Russia. Non c'è bisogno di dire che questo è fuori dell’etica, dalla morale e dalle regole del giornalismo» ha detto il diplomatico. «Nel codice penale dell’Italia si prevede possibilità di istigazione a delinquere e apologia di reato. In precisa conformità alla legislazione italiana mi sono recato alla procura della Repubblica per registrare questa querela con la richiesta alle autorità italiane di esaminare questo caso. Confido nella giustizia italiana».


9.57 – La Germania mira a dimezzare entro metà anno le importazioni di petrolio russo e a diventare indipendente dal gas russo «entro il 2024». Lo ha detto in conferenza stampa il ministro dell’Economia e del Clima Robert Habeck. 


9.52 – Le autorità ucraine sperano di aprire oggi un corridoio sicuro per evacuare i civili con veicoli privati da Mariupol, dove migliaia di persone rimangono intrappolate nei rifugi sotterranei con poca acqua, cibo, medicine o elettricità. Lo ha dichiarato la vice prima ministra Ucraina, Iryna Vereshchuk, secondo Bbc.


9.42 – In Italia, intanto, continua il dibattito sull’aumento delle spese militari. Il Movimento 5 stelle si è schierato contro la linea. La settimana scorsa, una parte dei deputati Cinque stelle avevano votato un ordine del giorno che andava in quella direzione, ma i senatori e Giuseppe Conte hanno giurato di non voler fare lo stesso al Senato. «Sulle spese militari, un italiano non comprenderebbe perché spendere 10 miliardi, ammesso che siano disponibili, per aumentare ulteriormente, in questo momento di crisi, le spese militari e non per diminuire le bollette energetiche ad imprese e famiglie, ed aiutare i rifugiati che entro fine mese supereranno i 70mila» ha detto stamani il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia.


9.36 – La Cina si oppone «con forza ad accuse e sospetti infondati, nonché a qualsiasi tentativo di esercitare coercizione e pressione», ricordando che, «in quanto residuo della Guerra Fredda e la più grande alleanza militare del mondo, la Nato segue un concetto di sicurezza obsoleto». Così il portavoce della rappresentanza permanente cinese presso l'Ue sul vertice straordinario del Patto Atlantico.


9.24 – Il premier ungherese Viktor Orbán continuerà a opporsi alle sanzioni sulle forniture energetiche russe chieste ieri dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante il Consiglio europeo. Secondo Orbán, le sanzioni sarebbero «contrarie agli interessi dell’Ungheria. Chiudere i rubinetti del petrolio e del gas significherebbe che le famiglie ungheresi pagherebbero il prezzo della guerra».


9.13 – Secondo il capo dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale Roberto Baldoni, c’è un alto rischio di cyberattacchi russi in questo momento del conflitto. «L’allerta deve essere massima perché la Russia non ha usato al momento tutte quelle che noi crediamo siano le loro potenzialità in questo campo e che quindi potrebbero essere usate a un certo punto all'interno dello scenario di guerra» ha detto su Raiuno. «Abbiamo registrato degli attacchi il 14 gennaio, il 24 gennaio, il 14 febbraio e il 24 febbraio, quindi una serie di attacchi preparatori per confondere la popolazione» ha aggiunto.


9.08 – Il secondo giorno di ripresa delle contrattazioni dopo la pausa della guerra vede la Borsa di Mosca aprire in calo: sia il Moex, denominato in rubli, sia l’Rts, che scambia in dollari, perdono terreno. Attualmente, agli scambi sono ammessi soltanto 33 titoli. La giornata si apre positivamente soltanto per il rublo, che continua a recuperare dopo l’annuncio di Putin di voler accettare soltanto pagamenti in rubli per la fornitura delle materie prime russe. 


9.02 – Un deposito di petrolio a Kalynivka, paese che si trova 250 chilometri a sudovest di Kiev, è stato bombardato dalle forze armate russe durante la notte scorsa e ora è in fiamme. Lo ha comunicato l'agenzia per i servizi di emergenza ucraini. Secondo il ministero della Difesa russo, si trattava della «più grande delle rimanenti basi di carburante delle forze armate ucraine, da cui veniva fornito carburante alle unità militari nella parte centrale del paese». 


8.59 – Nel conflitto in Ucraina 135 bambini sono morti e 184 rimasti feriti. Lo ha reso noto l'ufficio del procuratore generale dell'Ucraina sul suo sito web. Inoltre, le forze russe usano lo stupro come uno "strumento di guerra": lo ha affermato il procuratore ucraino, Iryna Venediktova, accusando i soldati di Mosca di avere violentato una donna in un'abitazione vicino a Kiev. Lo riporta l'Independent.

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