Ci sarà oggi, venerdì, l’incontro tra il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il principe ereditario Mohammad bin Salman. L’obiettivo del presidente americano è di portare «un messaggio di pace» e stabilità che «potrebbe garantire tranquillità nella regione e, francamente, nel mondo intero». Ma il viaggio è stato a lungo criticato, soprattutto in merito all’omicidio di Jamal Khashoggi, editorialista del Washington Post.

«Straziante»

Hatice Cengiz, fidanzata del giornalista saudita, in un’intervista all’Associated Press ha definito come «straziante» la decisione di Joe Biden di visitare l’Arabia Saudita. Cengiz chiede a Biden di pretendere maggiori risposte alle autorità saudite su cosa sia successo e su dove siano finiti i resti del giornalista. Cengiz rimprovera al presidente di aver fatto un passo indietro rispetto alle sue promesse di dare la priorità ai diritti umani.

AP Photo/Francisco Seco

Le speranze verso Biden

Cengiz riponeva grandi speranze su Biden: «Credevo che avrebbe fatto qualcosa per me e per Jamal». Ma adesso si dice profondamente delusa. «Invece di essere diverso, ora sta facendo lo stesso dei suoi predecessori e sta abbracciando i dittatori della regione».

«Dov’è il corpo di Jamal? Non abbiamo ancora una risposta. La gente ha bisogno di sapere la verità su questo caso. Non possiamo dimenticare», ha aggiunto Cengiz nell’intervista ad Ap.

Nuovi legami con l’Arabia Saudita

«È un enorme passo indietro», ha detto Cengiz a proposito della decisione di Biden di ripristinare i legami diplomatici con l’Arabia Saudita. Lo stesso presidnete è stato esortato dai membri del suo partito a fare dei diritti umani una parte fondamentale delle discussioni con il principe ereditario, ma ieri Biden ha rifiutato di impegnarsi a menzionare esplicitamente l’omicidio di Khashoggi.

«Parlo sempre di diritti umani», dice  il presidente, ma lo scopo del viaggio in Arabia Saudita è un altro: riaffermare l’influenza degli Stati Uniti in Medio oriente.

L’editoriale con la mano sanguinante

Il Washington Post ha pubblicato l’editoriale dell’amministratore delegato, Fred Ryan, dal titolo “Il viaggio di Biden in Arabia Saudita erode la nostra autorità morale”. Ryan scrive che «Quando era in cerca di voti, Biden ha giurato di rendere il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman come un paria per il suo ruolo nell’omicidio dell’editorialista del Washington Post Khashoggi. Il mondo ha avuto tutte le ragioni per pensare che facesse sul serio».

L’articolo, accompagnato da una foto di una mano sanguinante che si accinge a stringere quella pulita di un’altra persona, continua con una domanda «Perché il presidente Biden va adesso a Jedda con le ginocchia piegate a stringere la mano sporca di sangue del paria?».

L’omicidio Khashoggi

L’omicidio è avvenuto nell’ottobre 2018 quando Khashoggi si era recato al consolato saudita a Istanbul per ottenere i documenti necessari per il matrimonio con Cengiz. Mentre lei aspettava fuori dall’edificio, lui è entrato e non è più riapparso.

Al momento dell’omicidio, Khashoggi risiedeva negli Stati Uniti ed era un editorialista del Washington Post. Aveva scritto articoli critici nei confronti della crescente repressione degli attivisti da parte del principe ereditario.

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