«I genitori di una famiglia naturale hanno compiti espliciti: il padre deve dare le regole, la madre accudire. Senza una di queste due figure i bambini rischiano di zoppicare andando avanti nella vita. Queste cose si studiano in psicoanalisi». Il presidente del gruppo Fratelli d’Italia nella Regione Marche, Carlo Ciccioli, è al centro delle polemiche dopo questa dichiarazione, rilasciata durante la presentazione di una proposta di legge del partito per «dare un quadro di riferimento normativo unitario sui temi della famiglia, della genitorialità e della natalità». Parole che hanno scatenato una serie di commenti sui social e lo sdegno dell’opposizione.

Il commento delle opposizioni

«Nelle Marche sta succedendo qualcosa di grave da un punto di vista politico e culturale – ha commentato la deputata del Partito democratico Alessia Morani –. La destra che si è affermata nelle ultime elezioni regionali sta portando avanti scelte che evocano il ventennio fascista». Infatti, secondo la deputata, la proposta avanzata da Fratelli d’Italia è «palesemente incostituzionale» e «rivela una concezione della donna e delle famiglie medievale». Per reagire «a questa maggioranza regionale che vuole riportarci indietro di 100 anni», Alessia Morani propone una mobilitazione delle comunità marchigiana.

Anche l’eurodeputato Massimiliano Smeriglio si è espresso sulla questione: «Secondo Ciccioli meritano un sostegno le sole famiglie naturali dove un padre dà le regole e la mamma accudisce, secondo il classico schema discriminatorio contro le donne ben consolidato e applicato in diversi ambiti, tra cui quello del lavoro».

Ciccioli ha risposto dicendo che le sue dichiarazioni sono state strumentalizzate dal Partito democratico, affermando di essere vittima di «un becero attacco». 

Il precedente

Carlo Ciccioli non è nuovo a uscite del genere, lo scorso gennaio mentre in regione si votava il “no” alla somministrazione della pillola abortiva Ru486 fuori dagli ospedali aveva fatto allusioni a una sostituzione etnica in corso.

«In questo momento di grande denatalità della società occidentale, sostenere con grande enfasi questa battaglia, che aveva un suo senso negli anni ’60 e ’70 è fuori posto – ha detto Ciccioli – La battaglia da fare oggi è quella per la natalità, non c’è ricambio e non riesco a condividere il tema della sostituzione cioè che siccome la nostra società non fa figli allora possiamo essere sostituiti dall’arrivo di persone che provengono da altre storie, continenti, etnie, da altre vicende».

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