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Il dilemma delle seconde squadre: una miniera, ma troppo elitaria

Francesco Camarda (foto Ansa)
Francesco Camarda (foto Ansa)

Per chi può averle, le seconde squadre sono una miniera. Ma servono davvero al movimento? Il sistema calcistico italiano le ha scoperte e volute molto più tardi rispetto a federazioni nelle quali sono un’istituzione: per valutarne aspetti positivi e negativi, luci e ombre, serviranno anni 

Il settimo anno, in questo caso, non è quello della crisi. Il settimo anno, la settima stagione di attività nel caso della Juventus Next Gen, la seconda squadra bianconera, è quella che, nei suoi prodromi, spiega meglio di tutte il progetto, un progetto passato all’incasso. Letteralmente: circa 90 milioni, mal contati, di cessioni da giocatori che da lì sono partiti come professionisti (e magari hanno anche poi trovato spazio in prima squadra e pure in prestito altrove in A: Soulé, Huijsen, Ilin

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