- Il ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin deve ancora completare i decreti attuativi per liberare le risorse previste dal governo Draghi. Senza la sua firma è tutto fermo.
- Restano bloccati i 600 milioni di euro già a disposizione fino al 2024: tra questi i 260 milioni di euro per la decarbonizzazione e la riconversione verde delle raffinerie.
- Spicca anche la mancata assegnazione del fondo per assicurare l’efficace attuazione del programma nazionale di controllo dell’inquinamento atmosferico: la dotazione per l’intero decennio è di 2,5 miliardi di euro.
Un budget miliardario, messo a disposizione già dal governo Draghi per i prossimi anni con il nobile obiettivo di diminuire l’inquinamento, anche attraverso una riconversione industriale di alcun settori. Soldi che al ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, sembrano non interessare: deve completare ancora l’iter e pubblicare i decreti attuativi, che sono andati oltre la scadenza. E dire che l’aria inquinata che respiriamo non è una questione ideologica, degli ambientalisti invisi al



