Inchiesta sostenuta dai lettori

Il gulag digitale della Russia grazie all’intelligenza artificiale

Questa è una puntata dell’inchiesta I pericoli dell’intelligenza artificiale di Andrea Daniele Signorelli. È stata realizzata grazie al sostegno dei lettori di Domani. Se vuoi contribuire, puoi cliccare qui

  • Sfera è il sistema di videocamere dotate di riconoscimento facciale attivo nella metropolitana di Mosca, che ha portato all’arresto di 140 persone nel solo 2022 (soprattutto attivisti e dissidenti)
  • Questo sistema è però soltanto una parte di SafeCity, la rete di sorveglianza basata su intelligenza artificiale che, da Mosca, si sta espandendo in tutta la Russia, potendo contare sul lavoro delle più importanti società tecnologiche russe
  • E così, questa opaca rete di controllo restringe sempre di più il margine di azione di oppositori e dissidenti, sia in rete sia nel mondo fisico, dando vita a quello che sempre più spesso viene chiamato “gulag digitale”

Andrey Chernyshov era da poco sceso nella metropolitana di Mosca, diretto a una manifestazione del maggio 2022 contro la guerra in Ucraina. Nel giro di pochi minuti, il 51enne – che solo una settimana prima aveva partecipato a un altro corteo – venne fermato dalle forze dell’ordine, che, senza ulteriori spiegazioni, lo prelevarono per portarlo a una stazione di polizia. Chernyshov non era stato seguito e nemmeno riconosciuto da nessun agente della polizia. A identificarlo, e a segnalare la su

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