violenza di genere

Il linguaggio è potere. Nei processi per stupro serve un nuovo alfabeto

Nei tribunali sono ancora troppo frequenti domande umilianti per le donne. Ma il linguaggio istituzionale contribuisce alla costruzione culturale di una società. Gli avvocati possono «difendere gli imputati senza usare stereotipi»

Il linguaggio usato nei processi di violenza sessuale esce fuori dall’aula e si afferma come linguaggio istituzionale, contribuendo alla costruzione culturale della una società. Lo dimostra il processo che sta per arrivare a conclusione in Francia, a carico di Dominique Pelicot e di altri 50 imputati. L’uomo è stato accusato di aver drogato e violentato per dieci anni la moglie, Gisèle Pelicot, organizzando anche incontri con sconosciuti. Chiunque ha il diritto di difendersi. E in materia di vio

Per continuare a leggere questo articolo