Forti piogge hanno provocato inondazioni improvvise nel nord dell’Afghanistan causando almeno 29 vittime.

L’agenzia di stampa Bakhtar ha dichiarato che le inondazioni sono avvenute domenica nella provincia settentrionale di Parwan. Lunedì risultavano disperse almeno 100 persone ed erano ancora in corso operazioni di ricerca e salvataggio. La provincia più colpita è quella di Parwan, con 20 morti e un centinaio di dispersi e 50 feriti, ha reso noto il portavoce del ministero, Mohammad Naseeb Haqqani. Anche le regioni di Kapisa e Nangarhar sono state colpite dal maltempo.

Case distrutte

Le alluvioni improvvise hanno spazzato via decine di case nei tre distretti del Parwan. Questa provincia, infatti, è circondata da montagne ed è spesso soggetta a inondazioni. «Coltivazioni, decine di case e strade sono state distrutte», ha aggiunto il portavoce del ministero, specificando che i morti accertati nella provincia di Kapisa sono 5 e 4 in quella di Nangarhar.
I soccorritori, ha detto ancora Haqqani, stanno scavando nel fango in varie località alla ricerca di corpi e di eventuali superstiti.

Il dipartimento meteorologico locale ha dichiarato che nei prossimi giorni sono previste altre piogge nella maggior parte delle 34 province dell’Afghanistan.

Cambiamento climatico

L’Afghanistan è uno dei paesi con le più basse emissioni di gas serra, ma tra i primi dieci paesi più vulnerabili ai cambiamenti climatici. Il danno è già evidente nell’aumento della frequenza delle siccità, che causano fame e difficoltà, e infatti il 2022 si attesta come l’ennesimo anno di siccità in gran parte del paese.

Secondo un report pubblicato dall’Afghanistan analysts network, lo scioglimento dei ghiacci e delle nevi hanno influenzato il flusso dei fiumi, alternando periodi di piena a lunghi periodi di bassa portata e quindi di siccità. Contribuendo, così, al verificarsi di alluvioni.

Il World economic forum ha stimato che il cambiamento climatico potrebbe spazzare via fino al 18 per cento del Pil dall’economia mondiale entro il 2050. Tuttavia, nei paesi in via di sviluppo, come l’Afghanistan, che dipendono maggiormente dall’agricoltura e dalle risorse idriche, tale situazione risulterebbe amplificata, infatti le perdite dovute ai cambiamenti climatici saranno più gravi della media mondiale e minacceranno direttamente la sicurezza alimentare e la resistenza ai disastri naturali.

Le forti piogge e le alluvioni improvvise hanno infatti già ucciso 40 persone a luglio e 19 a giugno.

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