Il reportage

Il pescatore, il sub e lo sceicco. Le ferite di Cutro dopo il naufragio

Luciano non riesce più ad andare in mare dopo aver visto morire i bambini. Emanuel si sveglia per gli incubi. La normalità impossibile per chi ha vissuto la tragedia in quel tratto di mare attraversato dallo yacht del Qatar

«Ho smesso di fare il pescatore. Faccio il cameriere». La testimonianza di Vincenzo Luciano, che recuperò una quindicina di corpi tra i quali quello di un bimbo di tre anni che morì nelle sue braccia con gli occhi sgranati, è emblematica di un trauma collettivo. L'impatto emotivo provocato dal naufragio di Cutro è ancora pesante in chi interviene nell'immediatezza. Sei mesi dopo, la voce è rotta dall'emozione nel ripercorrere le sequenze dell'incubo materializzatosi in una gelida alba. C'è ch

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