Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, torna a chiarire la posizione dell’Italia su questioni di stretta attualità internazionale. Dopo che in Albania si è schierato a favore delle sanzioni contro la Russia, durante la visita istituzionale in Macedonia del Nord chiede con forza un tetto al costo del gas. E più in generale una serie di «meccanismi di solidarietà» dell’Unione europea.

A proposito d’Europa, ribadisce ancora una volta che l’integrazione non è completa senza l’adesione dei Balcani occidentali. E che per questo l’Italia è accanto alla Macedonia del Nord nel dialogo con Bruxelles su questo punto.

La crisi energetica

Ma è sulla crisi energetica che Mattarella usa le parole più nette: «La sciagurata aggressione della Russia al l'Ucraina, tra gli altri danni gravi, ha provocato la crisi energetica», dice. Bisogna dunque continuare nell’opera «di affrancamento dal gas russo perché non sia più elemento di contrattazione economica o strumento di speculazione politica». «L’Italia sta procedendo rapidamente verso l'indipendenza dal gas russo».

L’Italia, dice Mattarella, «da quattro mesi propone un tetto al prezzo del gas, che adesso anche altri paesi cominciano a comprendere sia necessario. Ma se fosse stato adottato quando l'Italia l'ha proposto, quattro mesi fa, avremmo evitato alcune delle conseguenze di rincaro dell'energia». «È urgentissimo procedere superando le ultime resistenze: significa porre le famiglie italiane al riparo dalle speculazioni». 

«È nostra convinzione che occorra grande solidarietà nell’Unione europea, che deve predisporre meccanismi, che comprendano anche i Balcani, per poter far fronte e risolvere in maniera efficace questi problemi». 

«Il presidente della Federazione Russa ha riportato l’incubo della guerra nel nostro continente, proprio dove l’opera paziente e lungimirante dei padri fondatori dell’Europa e il dialogo tra statisti di grande valore, era riuscita a sradicarlo», dice Mattarella. «Quanto sta avvenendo in Ucraina costituisce una minaccia ai valori fondanti della comunità internazionale e la risposta della famiglia euro-atlantica è stata all’altezza della sfida posta dall’avventura bellicista intrapresa da Mosca».

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