Rinnovare la patente di guida in Italia può trasformarsi in un piccolo salasso. Una tassa silenziosa che si somma alle mille spese della vita quotidiana e che grava sui cittadini senza trovare giustificazione nei servizi offerti. Secondo una recente indagine di Assoutenti, il costo complessivo può arrivare a 133 euro. Un’anomalia tutta italiana se confrontata con i 25 euro richiesti in Germania, i 65 euro in Spagna (visita medica inclusa) o i 16,50 sterline del Regno Unito per il rinnovo online. In Francia, salvo casi particolari, è addirittura gratuito.

La cifra italiana comprende marche da bollo, diritti della Motorizzazione Civile, spese di spedizione e la visita medica obbligatoria. Ma soprattutto riflette un sistema che continua a premiare l’intermediazione opaca e la frammentazione burocratica. Un sistema in cui il cittadino si trova a dover navigare tra file, sportelli, pratiche cartacee e costi non sempre chiari.

È in questo scenario che nasce Rinnovopatenti.it, una piattaforma digitale che promette di semplificare il processo e abbattere i costi. Con oltre 100 studi convenzionati su tutto il territorio nazionale, la piattaforma consente di prenotare la visita medica, compilare la documentazione online e ricevere assistenza in ogni fase del rinnovo. Il tutto senza passare dalla motorizzazione o da agenzie di pratiche auto spesso più interessate al margine che all’efficienza.

«La nostra missione è semplificare la burocrazia e ridurre i costi associati al rinnovo della patente – spiega Cecilia Kemendi, responsabile della comunicazione della piattaforma – Vogliamo offrire un servizio trasparente, accessibile e orientato al cittadino».

Il caso del rinnovo patente è emblematico. Mentre il governo parla di digitalizzazione e semplificazione, milioni di italiani continuano a essere intrappolati in una giungla burocratica che genera disagi per molti. Non è solo una questione di efficienza amministrativa, ma di giustizia sociale. Perché il tempo perso — in attese, appuntamenti, pratiche ripetitive — pesa di più su chi ha meno margini: lavoratori a tempo determinato, genitori, anziani, persone che vivono lontano dai centri urbani.

In un Paese dove l’innovazione digitale spesso si ferma agli slogan, esempi come questo mostrano che soluzioni alternative sono possibili. Ma serve una visione più ampia, capace di valorizzare le esperienze virtuose.

Rinnovopatenti.it è è anche una prova concreta che la burocrazia non è un destino ineluttabile. Che cambiare si può e semplificare, a volte, è solo questione di volontà.

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